Reggio Emilia, 7 dicembre 2013 – Decine di bombole di gas gpl tenute in condizioni di sicurezza molto precarie, standard di igiene e condizioni abitative del tutto fatiscenti. La polizia, insieme a vigili del fuoco, Ausl e direzione provinciale del lavoro, ha sequestrato un opificio-dormitorio cinese in via Sardegna, nella zona della stazione ferroviaria.
“Una situazione potenzialmente esplosiva”, ha spiegato il vicequestore Cesare Capocasa. In caso di emergenza, infatti, le uscite di sicurezza erano ostruite dalle bombole di gas, che erano dislocate in vari punti dell'edificio causando, potenzialmente, inneschi a catena, in grado di far saltare per aria l'intera struttura.
All'interno sono stati trovati trenta cinesi, che lavoravano e abitavano nell'opificio insieme anche ai figli. Tre sono risultati non regolarmente assunti e uno clandestino. L'edificio, di proprietà di una società reggiana, era stato affittato a un datore di lavoro cinese che lavorava soprattutto per aziende Emiliane e del Veneto. L'edificio è stato sottoposto a sequestro e sono state comminate pesanti sanzioni.
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