Civitanova Marche, 4 ottobre 2010 - "Basta controlli! Contribuiamo anche noi al benessere della città". Così i cinesi del Parco commerciale di via Einaudi, che nei giorni scorsi sono stati oggetto di un blitz congiunto di carabinieri, ispettorato del lavoro e Finanza. Si ritengono al centro di accanimento e pregiudizi, e ironicamente si chiedono quando ci sarà un prossimo blitz, magari orchestrato dalla polizia municipale.

 

La direzione precisa poi in un comunicato, che già all’indomani dell’apertura, aveva dato alla stampa una nota nella quale "esprimeva la volontà di rispettare fedelmente leggi e regolamenti". "I controlli, quindi - aggiunge - non potevano essere motivo di turbamento, semmai dovevano rappresentare un lasciapassare per vincere la diffidenza e dimostrare lealtà commerciale".

 

"Mai però - aggiunge - avremmo immaginato che saremmo stati bersagliati da tante “incursioni” delle forze dell’ordine, che hanno già prodotto effetti collaterali negativi: gli acquirenti che vengono da fuori provincia o da fuori regione, per esempio, ci hanno detto che non se la sentono di macinare chilometri per poi trovarsi nel mezzo di una verifica che paralizza per ore la nostra attività".

 

E poi l’immagine: "Letteralmente fatta a pezzi - lamenta la direzione - basti pensare ai titoli dei giornali, che parlano di sanzioni e di attività sospese. E’ vero che sono state elevate contravvenzioni, ma lo stesso è successo nei mesi scorsi, quando abbiamo vinto tutti i ricorsi, potendo così continuare a lavorare con serenità". La direzione comunica quindi che si rivolgerà al sindaco e ad altre istituzioni perché si adoperino a far cessare tale accanimento.

 

"La città, chi la governa e chi fa rispettare le leggi - prosegue la nota - sanno che il nostro centro sta portando ricchezza e benessere a Civitanova senza penalizzare, trattandosi di un ingrosso, i piccoli commercianti. Anzi, contribuisce all’attivo dei loro bilanci, perché i cinesi spendono in città tutti i loro introiti. La conclusione: «Noi amiamo questo territorio, ma questo territorio ci ama?".