Gatteo, 26 marzo 2014 - SI SPOSTA nelle aule di giustizia il contrasto che si era sviluppato lo scorso anno all’interno del consiglio d’amministrazione della Banca di Credito Cooperativo di Gatteo fino a portare all’esclusione da socio, e quindi da tutte le cariche, del vicepresidente Massimo Vincenzi.
A FAR SCOPPIARE la bomba fu un semplice messaggio su Facebook: rispondendo alla domanda di un socio, il 7 maggio 2013 Vincenzi aveva scritto che il bilancio relativo al 2012 della Bcc di Gatteo si sarebbe chiuso con una perdita di 3,9 milioni di euro causata da oltre 14 milioni di sofferenze, e aveva esternato preoccupazioni per il clima interno alla banca che portava a spaccature nel consiglio d’amministrazione. Tutte notizie già di dominio pubblico, visto che la bozza del bilancio era già stata distribuita, con le cifre confermate nella relazione che il presidente Gabriele Galassi presentò il 25 maggio all’assemblea dei soci.
IL MESSAGGIO, che Vincenzi credeva riservato, ma invece era visibile a tutti, fu rimosso in breve tempo, ma qualcuno aveva provveduto a ‘scaricarlo’ e a farlo arrivare al consiglio d’amministrazione che il 5 giugno decise (a maggioranza) l’esclusione di Massimo Vincenzi da socio della banca, e quindi anche dalla carica di vicepresidente, per aver diffuso «cifre non corrispondenti al vero» e avere denigrato l’operato del presidente, del direttore generale, di alcuni dipendenti responsabili di area, e aver alluso a una situazione conflittuale fra gli amministratori.
ANZICHÉ SEGUIRE una via d’urgenza che poteva consentirgli di tornare rapidamente al posto di vicepresidente, ma avrebbe esposto la banca a comprensibili contraccolpi, Massimo Vincenzi ha preferito seguire la via ordinaria e oggi a Forlì si apre il processo civile col quale chiede alla banca di reintegrarlo come socio con tutto quel che ne consegue. La banca, ovviamente, si oppone a questa richiesta, ed è probabile che chieda il trasferimento del processo dal tribunale civile di Forlì a quello delle imprese di Bologna. Per arrivare alla sentenza servità comunque molto tempo.
MA NON È tutto qui: il direttore della banca Rino Sarpieri ha querelato Massimo Vincenzi ritenendo di essere stato diffamato dalle sue parole, ma è stato a sua volta controquerelato da Vincenzi che a sua volta si ritiene vittima di diffamazione.
FINO A ORA le beghe legali sono state tenute sottotraccia: a Gatteo se ne parla con cautela, visto che le querele scattano con facilità. Ma è probabile che qualche socio chieda informazioni nell’assemblea fissata per sabato 10 maggio, quando sarà all’ordine del giorno la discussione del bilancio relativo all’esercizio 2013 e il rinnovo del consiglio d’amministrazione con le nuove norme che consentono la presentazione di una lista per tutti i posti disponibili.
Paolo Morelli
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