Cesena, 17 febbraio 2017 - È stato assolto anche in Cassazione Filippo Narducci, il barista 37enne fermato da una pattuglia del Commissariato della Polizia di Stato la notte tra l’8 e il 9 aprile 2010 nell’area di servizio del bar Notturno di via Zuccherificio a Cesena. Narducci era già stato assolto con formula piena dal giudice monocratico di Cesena Camillo Poillucci l’8 marzo 2013 e in corte d'appello a Bologna il 22 ottobre 2015, davanti al collegio presieduto dal giudice Daniela Magagnoli, affiancata da Margherita Chiappelli e Luca Ghedini.
Il giovane era stato accusato di violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale dagli agenti della Polizia di Stato Marco Pieri, Giancarlo Tizi e Cristian Foschi che lo fermarono. Durante il controllo, ripreso dalle telecamere dell'impianto di videosorveglianza, ci fu un movimentato alterco e Narducci fu steso a terra, ammanettato e condotto in commissariato dove fu trattenuto per alcune ore senza che venisse avvertito il magistrato di turno alla Procura.
A difendere il barista in questi sette anni sono stati gli avvocati Fabio Anselmo di Ferrara e Umberto Calzolari di Cesena. I tre poliziotti, invece, sostenuti dal sindacato Sap il cui segretario nazionale Gianni Tonelli nei giorni scorsi ha fatto uno sciopero della fame in loro solidarietà, si erano costituiti parte civile con gli avvocati Riccardo Luzi di Cesena e Marco Martines di Forlì, e sono stati condannati al pagamento delle spese.
Gli agenti sono stati anche condannati a quattro mesi di reclusione ciascuno (pena sospesa) per le lesioni causate a Narducci, e il 25 maggio saranno processati in tribunale a Forlì per calunnia, falsa testimonianza, falso ideologico e sequestro di persona.