Un ‘Solco’ lungo 30 anni. La cooperativa Il Solco è nata originariamente nel 1983 come ‘Fondazione per la cooperazione sociale e missionaria’. Nel 1991 è stata trasformata in cooperativa sociale. Rappresenta un punto di riferimento per la solidarietà, la raccolta e il recupero di rifiuti in Romagna. Presidente è Gianfranco Gasperoni di Savignano.
Presidente, come e dove operate?
"Abbiamo una sede di oltre 17.000 mq, due capannoni industriali da oltre 3.000 mq coperti, un impianto di selezione a cabina e due presse imballatrici, 8 muletti, 57 mezzi per il trasporto rifiuti, centinaia tra container e compattatori scarrabili. Operiamo in più di 30 comuni".
Perchè la denominazione ‘Il Solco’?
"Vogliamo aiutare l’uomo a tracciare un segno nel quale seminare e vedere crescere i frutti". Quanti dipendenti avete?
"Nel 2020 abbiamo raggiunto i 132 dipendenti, di cui 39 con disabilità certificata. Siamo nati per creare inclusione sociale per chi ha difficoltà".
L’obiettivo?
"Nel 2020 abbiamo assunto 19 persone. Il 60% erano disoccupati di lungo periodo".
Siete stati anche premiati? "Per l’impegno costante a favore delle persone più deboli, nel 2018 l’allora Ministro all’ambiente ci ha conferito la medaglia d’argento al merito dell’ambiente e il relativo diploma di benemerenza".
Cosa fare per salvare l’ambiente sempre più devastato? "Nel 2020 abbiamo recuperato e riciclato 24000 tonnellate di rifiuti che non sono finiti in discarica e hanno evitato il consumo di nuove materie prime. La vendita di quanto recuperato ha consentito di destinare risorse ai dipendenti e in particolare a quelli con svantaggi".
E’ questa la vostra mission? "Sì. Dal recupero dei rifiuti nasce la valorizzazione della ricchezza umana".
Ermanno Pasolini