Cesena, 9 novembre 2012 - LE REGOLE della marcia di avvicinamento e dello svolgimento delle primarie del centrosinistra nei comuni del Cesenate sono state presentate ieri nella sede del Pd dal coordinamento per le primarie di cui fanno parte Orazio Moretti (Pd), Manuele Lelli (Sel) e Anna Maria Bisulli (Socialisti) e i rappresentanti dei comitati promotori dei candidati Bersani (Cristina Baroni), Renzi (Gabriele Borghetti), Vendola (Elena Baredi), Tabacci (Alessandro Pilotti). Nessuno si è fatto vivo per sostenere la candidatura della carneade, almeno da queste parti, Laura Puppato (Pd). Erano presenti all’incontro anche il segretario di Federazione del Pd cesenate Daniele Zoffoli e il responsabile organizzativo del Pd Amedeo Lusini.
 

È stato Moretti a compendiare il vademecum del provetto elettore alle primarie del centrosinistra 2012. «Già dal 4 novembre — ha detto — è possibile preregistrarsi per poter votare alle primarie sottoscrivendo l’appello «Italia.Bene comune» (160 nomi raccolti finora) iscrivendosi all’Albo degli elettori del centrosinistra. È possibile farlo anche il 25 novembre direttamente al seggio di votazione, oppure on line. Lavoratori e studenti fuori sede debbono registrarsi entro il 23 novembre agli uffici della sede di viale Bovio o mandando una mail corredata di documento di riconoscimento a cesenaprimarieitalianebenecomune.it.

Iscrivendosi, previo contributo di due euro, si riceve il certificato di elettore. Si voterà domenica 25 novembre dalle 8 alle 20 in 57 seggi comprensoriali (erano 40 alla primarie di coalizione del 2005). In caso di ballottaggio, si voterà la domenica successiva.
Il centrosinistra invierà un giornale informativo a tutte le famiglie cesenati su come votare e stima di rientrare delle spese grazie ai contributi. «Male che vada almeno 30mila euro dovremmo ricavarli», ha detto Moretti.
 

DOPO le comunicazioni più asettiche, gli interventi hanno colorato una conferenza altrimenti notarile. Il segretario Daniele Zoffoli ha precisato che la non concessione del diritto di voto ai sedicenni — su cui lui personalmente dissente — non è stata decisa per sfavorire alcun candidato (leggasi Renzi). Elena Baredi ha rimarcato che le primarie rappresentano un’occasione per tamponare il populismo che soffoca la democrazia. I socialisti sostengono Bersani. Col renziano Borghetti un po’ di perturbazioni sull’idillico quadretto. Prima ha ricordato che il garante per la privacy è intervenuto opportunamente per vietare di rendere pubblici i nomi di chi si iscrive all’albo degli elettori, poi ha aggiunto che la prima versione delle regole per le primarie era improponibile. Infine — dopo che il segretario Zoffoli ha tenuto a a rimarcare il fatto che all’indomani delle primarie, il perdente si dovrà metterà al servizio del vincitore candidato premier dentro il Pd — Borghetti ha chiosato che «solo uno dei due candidati in lizza per vincere (Renzi, ndr), ha detto in modo chiaro che lo farà, mentre l’altro no».

Andrea Alessandrini