Cesena 4 giugno - «Sabrina era una persona buona e generosa, si è fidata troppo». Così don Paolo Pasolini ha sottolineato nell'omelia in duono, nel celebrare oggi pomeriggio i funerali di Sabrina Blotti la 45enne assassinata giovedì scorso dal padre della sua più grande amica, 'Nino' Delle Foglie che poi si è tolto la vita dopo esserci barricato per sei ore nel duomo di Cervia.
Oggi pomeriggio era affolata la cattedrale di Cesena per dare l'ultimo saluto a una donna originaria di Bari ma che in undici anni si era ben inserita tra la gente di Cesena proprio per il suo carattere alla mano, la sua simpatia, l'apertura al dialogo. Presenti anche il primo cittadino Paolo Lucchi, l'assessore Elena Baredi; tanti i rappresentanti delle forze di polizia. Il marito di Sabrina (dal quale si era separata dal settembre scorso) Gianni Capobianco è infatti uno stimato maresciallo dell'aeronautica. In prima fila i parenti abbracciati tra loro per farsi forza, stringendosi soprattutto alla figlia di Sabrina, Diletta di 14 anni. Assente invece il piccolo Cristian, 7 anni, gli si è voluto evitare un'emozione troppo forte.
«Sabrina è un chicco di grano seminato ora nel terreno di Dio» ha continuato dall'altare don Pasolini da tre anni parroco di San Rocco la parrocchia della zona dove Sabrina abitava. Quasi in fondo la chiesa, occhiali scuri, anche Cinzia Delle Foglie, la grande amica di Sabrina e figlia appunto dell'omicida-suicida. Sabrina Blotti riposerà per sempre nel cimitero di Tipano, ossia a Cesena la città che con naturalezza era diventata anche sua.
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