GABRIELE MIGNARDI
Bologna

Guerra su Tripadvisor, agriturismo declassato a Monte San Pietro

Il Guardastelle sceso dal primo al 16esimo posto

Cristina D'Errico

Monte San Pietro (Bologna), 10 gennaio 2016 - Declassato in contumacia senza possibilità di difesa e di replica. Ha perso quindici posizioni d’un botto l’agriturismo Guardastelle di Monte San Pietro, per più di un anno al vertice della classifica di TripAdvisor fra i migliori ristoranti della provincia di Bologna. Fino al 14 dicembre era primo sui 2280 locali del bolognese presenti sul sito del più popolare portale di recensioni turistiche e gastronomiche. Poco sotto alle stelle dunque, una posizione in sintonia con una struttura ricettiva alle pendici di monte Avezzano, con uno sguardo mozzafiato sulla vallata del Lavino e sulla città: una ventina di coperti, un menù stagionale con cucina del territorio, prezzo fisso (30 euro) e tre giorni di apertura: dal venerdì alla domenica. Posti quasi sempre esauriti anche grazie alla valutazione d’eccellenza del ‘Gufetto’ e le cinque ‘palline’ piene con il massimo dei voti assegnati dai frequentatori.

 

Cristina D’Errico, la cuoca e la titolare di un locale aperto da tre anni e fresco di ampliamento in una stalla-fienile restaurata con cura, stava letteralmente nell’olimpo dell’accoglienza made in Bologna fino a quando, prima di Natale, il Gruppo assistenza TripAdvisor (Content Integrità) con una mail e senza preavviso, ha decretato senza appello ‘accusa, condanna e pena’: «Abbiamo notato che singoli o attività associati a voi o alla vostra organizzazione potrebbero aver inviato recensioni positive della vostra proprietà, o recensioni negative per vostri concorrenti allo scopo di migliorare la vostra posizione su TripAdvisor. Questo è assolutamente vietato dal regolamento di TripAdvisor».

Nelle righe seguenti il dispositivo della condanna: «La vostra struttura/organizzazione è stata penalizzata e TripAdvisor continuerà a monitorare le attività sul sito» aggiunge la comunicazione ufficiale che non esclude pene accessorie.

Decorrenza immediata: in pochi giorni Il Guardastelle ha iniziato la sua discesa nella classifica fino a stabilizzarsi nella 16esima posizione. Posizione comunque più che dignitosa, ma Cristina D’Errico non ci sta, non fa ammenda, manda lettere di protesta al portale senza ottenere risposta e soprattutto rimanda al mittente tutte le accuse: «Voglio le prove! Non ho mai fatto nulla di quanto mi viene attribuito» sostiene consapevole del fatto che sono ormai ben note le attività truffaldine di agenzie che ai ristoratori propongono ‘pacchetti’ di recensioni positive fatte ad arte per migliorare nell’ambito range di TripAdvisor. «Io non ho mai agito per manipolare i giudizi dei clienti – aggiunge –. Un errore però l’ho fatto: ed è stato quello (a settembre) di non rinnovare il contratto del profilo aziendale con TripAdvisor (700 euro l’anno) dal momento che ora ho solo una camera per l’ospitalità e quindi non mi conveniva più. Se questa è la loro punizione lo dicano chiaramente invece di attribuirmi comportamenti che non mi appartengono» conclude amareggiata.

 

LA RISPOSTA DI TRIPADVISOR:

“Per far sì che i nostri sistemi di rilevamento frodi siano efficaci non possiamo rivelare alcun dettaglio che possa offrire indizi sugli strumenti e sulle tecniche da noi utilizzate. Questo è il motivo per cui, in casi come questo, dove abbiamo prove che qualcuno associato alla struttura abbia cercato di violare le nostre linee guida, non possiamo fornire dettagli completi rispetto all’attività individuata. Ciò nonostante, è nostra pratica inviare ai business una lettera di avviso e offrire loro la possibilità di rispondere, come abbiamo fatto anche in questo caso specifico. È inoltre molto importante notare che siamo estremamente orgogliosi della nostra indipendenza come sito e che, in quanto tale, manteniamo una rigida distinzione tra il team commerciale e il team dei contenuti. Non permettiamo in alcun modo che fattori legati ad aspetti economici, traffico o iscrizioni influenzino né le classifiche di TripAdvisor né le decisioni prese dai nostri specialisti dei contenuti, che sono esclusivamente dedicati alla protezione dell’integrità del sito. Le azioni intraprese in questo caso sono completamente in linea con tale obbiettivo.”