Bologna, 11 gennaio 2013 - Dopo gli insulti razzisti che hanno spinto il Milan al clamoroso abbandono del campo durante l’amichevole con la Pro Patria, Inter e Bologna si alleano contro l’intolleranza. Simbolo della campagna, Arpad Weisz, allenatore ebreo ungherese che tra gli anni Venti e Trenta vinse tre scudetti con le sue società prima di morire ad Auschwitz insieme alla sua famiglia. Martedì prossimo il quarto di finale di Coppa Italia tra Inter e Bologna saràdedicato a lui: i giocatori entreranno in campo con la maglietta commemorativa a lui dedicata.

 

“Un messaggio universale sul contrasto del razzismo, della xenofobia e della discriminazione”, come spiega Fausto Viviani dell’associazione “W il calcio” che ha promosso l’iniziativa.
Prima dell’incontro di Milano un’altra iniziativa simbolica, annunciata questa mattina nella conferenza stampa di presentazione con l’assessore allo Sport di Bologna Luca Rizzo Nervo e il presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna Matteo Richetti: i sindaci delle due città, Giuliano Pisapia e Virginio Merola, si scambieranno le magliette delle squadre con il nome “Weisz”.