Bologna, 12 febbraio 2013 - SARA’ un Festival di Sanremo nel segno di Lucio Dalla, a pochi giorni dal primo anniversario della morte del grande cantautore bolognese. La manifestazione canora condotta da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto farà un doppio omaggio a Dalla: il primo sarà stasera, durante la serata inaugurale, quando sul palco salirà l’ex compagno Marco Alemanno, che ricorderà Lucio e farà anche il ‘presenter’ di Marco Mengoni, in gara fra i big.

Il secondo atteso appuntamento per ricordare l’artista scomparso il 1° marzo dell’anno scorso sarà venerdì, durante la serata ‘Sanremo memory’, quando Daniele Silvestri eseguirà il brano ‘4 marzo 1943’, giorno di nascita di Dalla, uno dei primi successi di Lucio, che lo cantò proprio a Sanremo. C’è da giurare che entrambi saranno momenti intensi e commoventi. Lucio Dalla era legato a Sanremo e aveva partecipato all’ultima edizione del festival, accompagnando il giovane Pierdavide Carone, cui aveva scritto la canzone e per il quale dirigeva l’orchestra.

Ma Bologna sarà sul palco dell’Ariston anche con altri artisti: in gara ci saranno infatti i Marta sui Tubi fra i big e Il Cile e Andrea Nardinocchi nella sezione giovani.

Proprio per Lucio Dalla, che con loro aveva registrato la sua ultima canzone, vederli a Sanremo sarebbe stato motivo d’orgoglio. Perché è grazie anche a lui che i Marta sui Tubi sono passati, in pochi mesi, da band rappresentativa del rock più sperimentale italiano al palco dell’Ariston, dove si esibiranno domani sera. Il gruppo che è nato a Bologna dalla passione di due musicisti siciliani, Giovanni Gulino e Carmelo Pipitone, e che ha esordito come band ‘di strada’ in via del Pratello, ha appena terminato, proprio qui in città, un tour lungo un anno, dedicato a Lucio. Gulino, dai palchi dei centri sociali a Sanremo, un salto inaspettato…

TUTTO registrato in casa, tutto prodotto in assoluta indipendenza, grazie a una grande creatività e alla conoscenza delle risorse tecnologiche. Andrea Nardinocchi, 26 anni, bolognese, è l’espressione della maniera contemporanea di essere un cantautore. Niente chitarra o piano, ma solo strumenti elettronici, con i quali compone le sue ballate ispirate alla soul music, ma profondamente legate alla melodia italiana. E’ bastato un singolo, ‘Un posto per me’, per farlo diventare una stella emergente del pop. Una carriera velocissima che l’ha portato sul palco di Sanremo, sezione giovani, dove presenterà il brano ‘Storia impossibile’.

LE PAROLE non servono più, per Il Cile, il golden boy della musica italiana. O forse non bastano per esprimere la grande soddisfazione di essere tra i finalisti di Sanremo giovani 2013. Lorenzo Cilembrini, 30 anni, aretino, in arte Il Cile, collaboratore dei Negrita, a Bologna ha trascorso a inizio 2000 gli anni dell’Università, a Lettere moderne. «E’ stato un periodo molto bello — dice —, mi sono formato intellettualmente, artisticamente, emotivamente. Ho bellissimi ricordi, è una realtà stimolante, che mi ha dato modo di sperimentare. Nella mia crescita ha fatto la differenza».