Bologna, 24 maggio 2011 - SPOPOLA su YouTube ormai da un anno, oltre un milione di clic per la sua hit più famosa e c’è addirittura chi si spaccia per lui aprendo profili Facebook fasulli e rendendo quasi impossibile individuare il vero Trucebaldazzi. Rabbia, passione e una carriera da rapper scaturita dal «troppo odio contro gli insegnanti» che sono, nella fattispecie, quelli della scuola media di Rastignano. Un rapper di casa nostra che, ormai 21enne, canta ancora la sua adolescenza ‘problematica’ degli anni della scuola, quando, se ha ottenuto a fatica a licenza media, di certo si è portato a casa quella ‘poetica’.
Basta ascoltare pochi versi delle ormai celebri La mia ex ragazza o Odio la scuola per rendersene conto. Assolutamente da non perdere il video del singolo Vendetta vera in cui il Truce scatena tutta la sua ira verbale contro la scuola media rappando più o meno a tempo (anche se lui giura che «ora il ritmo gli viene naturale») proprio davanti all’istituto.
Video che chiude con un colpo di scena con tanto di effetto speciale hollywoodiano: il lancio di una bomba contro la porta d’ingresso. Ma attenzione, «non era una bomba vera» precisa Trucebaldazzi, all’anagrafe Matteo Baldazzi da Pianoro, come se ce ne fosse bisogno, nell’intervista radiofonica che ha rilasciato qualche tempo fa al creatore degli Umarells Danilo ‘Maso’ Masotti.
Nessuno finora è riuscito a strappargli qualche dettaglio su quali siano i famigerati «problemi» alla base del suo odio per la scuola. Lui si limita a ripetere fino allo sfinimento che «gli insegnanti non capivano i suoi problemi» e a rispondere a ogni domanda auto citando la sua hit Vendetta vera.
In fase di lavorazione l’album di esordio che si intitolerà, per non andare fuoritraccia, Odio la scuola, atteso dai fans e succulento boccone per «la gente invidiosa del suo successo» pronta a trarne materiale per video e montaggi in stile Gialappa’s.
A quando questa nuova chicca?
«Uscirà fra un mesetto, mancano due tracce».
E sarà tutto sulla scuola…
«No, si parla anche di altro, delle mie sfighe che ho avuto in passato. Lancio un appello ai miei fans: seguite i miei testi perché parlano di cose vere, di quello che ho provato da piccolo».
Ma quali sono i tuoi problemi?
«Son successi tanti casini e insegnanti e educatori non mi hanno capito, mi trattavano diverso dagli altri».
La scuola media è finita da un pezzo, oggi, oltre a fare il rapper, di cosa ti occupi?
«Ho fatto l’alberghiero a Castel San Pietro, lì mi sono trovato molto bene e ora vorrei fare l’aiuto cuoco ma sono disoccupato. In un corso di avviamento al lavoro mi hanno detto che sono ingombrante, lento, e mi hanno spedito a fare il bibliotecario a Pianoro per qualche mese. Ma ho smesso dopo il primo live al Millennium, ho capito che era una vergogna per me stare lì ad attaccare etichette».
Quindi vuoi rimanere nel mondo della musica…
«Il successo arriva all’improvviso, può anche svanire. Ho capito che il lavoro è importante, quindi voglio fare l’aiuto cuoco perché si fanno dei gran soldi… quello che ho in testa adesso è i soldi».
Un altro brano di successo è ‘La mia ex ragazza’ in cui dici che con l’amore hai chiuso. Nessun ripensamento?
«Per adesso sto bene single… con quello che succede sui giornali, bisogna star attenti. L’amore è una brutta cosa, la gente si uccide, fa delle brutte cose...».
IL SUO MOTTO per ora, con una rima sorprendente, «basta col sentimento, voglio andare a pagamento» ma una cosa è leggere i suoi testi, tutt’altra è ascoltarli live, con tutta la sua mole che scandisce il tempo. Quando? Nessuna certezza per ora. La cosa migliore è chiedere direttamente a lui contattandolo su Facebook. Ma occhio, l’imitazione è dietro l’angolo. Perché Trucebaldazzi è ormai diventato un ‘must’ della Rete a riprova della teoria rivoluzionaria enunciata tanti anni fa da Andy Warhol: oguno di noi può conquistare 15 minuti di celebrità. E Internet, per questo, è maestra di vita.
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