Bologna, 7 novembre 2013 – La favola finisce senza lieto fine. La lupa Lilith è morta. Era stata liberata poche settimane fa sull'Appennino bolognese, dopo il salvataggio ad opera del Centro di recupero di Monte Adone.

Secondo indiscrezioni pervenute a GeaPress, agenzia di stampa specializzata in animali e ambiente, il corpo dell’animale sarebbe stato trovato a circa cento chilometri da dove era stato rilasciato. Ancora da chiarire le cause della morte, forse dovuta ad un investimento.

Il nove giugno scorso si era andata a rifugiare nel recinto delle pecore. Il pastore chiese subito aiuto ottenendo l’immediato intervento del Centro di Monte Adone e della Polizia Provinciale di Bologna.

La lupa, di circa due anni di età, era stata molto probabilmente investita da una autovettura. Tre fratture del bacino ed un quadro clinico nel complesso giudicato molto grave. Anemia ed  evidente alterazione di alcuni altri parametri ematici. Poi anche la positività ad una delle principali malattie da zecche e lo schiacciamento di due vertebre toraciche. Infine, la presenza di un pallino di piombo. Esami clinici, interventi chirurgici e poi, via via, il percorso riabilitativo fino alla liberazione.