Bologna, 9 maggio 2013 – Sul Movimento 5 stelle serve “un atto di onesta’ intellettuale”. Perche’ e’ “un sistema marcio, che alla lunga dimostrera’ gravi deficienze”. A dirlo e’ Giovanni Favia, il ribelle bolognese espulso da Grillo nell’inverno 2012, a due mesi dalle elezioni. Favia era questo pomeriggio alla Feltrinelli di Bologna alla presentazione del libro “Beppe Grillo parlante” del giornalista di Vanity Fair Francesco Oggiano, insieme all’altra ribelle bolognese espulsa, Federica Salsi. Che non manca di sottolineare: “Grillo cambia le regole a seconda del momento”, dice riferendosi alla decisione del leader M5s di sdoganare la presenza in tv dei parlamentari del movimento.
Favia, dal canto suo, ribadisce di essere rimasto “molto deluso da Grillo. E’ un bugiardo, menefreghista e impostore. Non e’ un rivoluzionario, ma specula su ogni cosa. Ed e’ super-esaltato dall’essere considerato un eroe popolare. Il problema e’ che qui stiamo scherzando con il futuro del Paese”. E ancora: “Nelle promesse, Grillo e’ peggio di Berlusconi - attacca Favia - dice tutto e il contrario di tutto. Ma e’ molto furbo.
Accusa i media, ma con il suo blog sta creando a sua volta una manipolazione dell’informazione”. Quanto al guru Gianroberto Casaleggio, Favia sottolinea che “ha fatto come Berlusconi 20 anni fa: ha portato in politica un’organizzazione aziendale e, in piu’, il marketing virale” tipico della rete.
Ultimo affondo, sulle ‘Parlamentarie’. “Sono state un casting- attacca Favia- non si possono scegliere i candidati al Parlamento con un video di tre minuti su Youtube”. E sull’espulsione del senatore Marino Mastrangeli, reo a sua volta di essere apparso in tv, Favia sottolinea: “Non andava neanche candidato. Era bannato da tutti i Meetup e deriso come spammer di professione”.
(Dire)
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