Bologna, 29 settembre 2011 - Fare un passo indietro, se necessario, dalle proprie emozioni politiche e creare una piattaforma condivisa in grado di vincere le elezioni, altrimenti, i prossimi anni saranno segnati ancora dai governi Berlusconi: questo l’appello rivolto alle forze del centrosinistra da Romano Prodi a conclusione del suo intervento ad un convegno a Bologna sulla crisi economica.
“Occorre creare una piattaforma condivisa - ha detto l’ex presidente del Consiglio - e un pensiero alternativo ma occorre anche, se necessario, fare un passo indietro dalle proprie emozioni politiche altrimenti ci aspettano - ha detto - altri 25 anni di governo Berlusconi”. Poi, ironicamente, il professore ha fatto meglio i conti ricordando il 75esimo compleanno del premier e il fatto che lo stesso Berlusconi ha previsto di arrivare fino a 120 anni: “anzi - si e’ corretto Prodi - potremo aspettarci altri 45 anni di governo Berlusconi”.
L’ex premier incalzato dai cronisti ha poi ribadito la sua intenzione di non entrare nella politica attiva italiana rivendicando comunque di poter esprimere le sue considerazioni nelle vesti di cittadino. “Il giorno in cui - ha detto - ho ricevuto il voto di sfiducia in Parlamento, che e’ sacro, sono andato a casa, ho smesso di fare politica. Non smetto di pensare ma non ritorno in politica”.
L’ex premier e padre dell’Ulivo Romano Prodi “rappresenta un punto di riferimento per tutti coloro che intendono costruire un centrosinistra capace di guardare al futuro”.
Cosi’ il leader di Sel Nichi Vendola risponde ai cronisti che gli chiedevano cosa rappresenti oggi politicamente Prodi per le forze del centrosinistra. Poco prima di partecipare ad un dibattito proprio con l’ex presidente del Consiglio, Vendola si dice convinto che “siamo in una stagione nuova e abbiamo bisogno di mettere in campo un nuovo Ulivo che sia capace di non impiccarsi all’albero delle ideologie, ma di essere in grado di convocare tutte le culture piu’ avanzate per un programma di alternativa”.
Quanto al coinvolgimento possibile dei centristi in una ampia coalizione di opposizione al centrodestra, Vendola sostiene che “il Terzo polo lavora per una prospettiva, mi pare differente, rispetto al centrosinistra”. Tuttavia nelle intenzioni di Vendola c’e’ quella di “aprire un cantiere largo, a difesa dei diritti sociali, dei lavoratori e dei diritti di liberta’ e tutti coloro che ci sono -conclude- sono i benvenuti”.
© Riproduzione riservata