Bologna, 18 maggio 2011 - Vicesindaco Amelia Frascaroli. Possiamo chiamarla così? Non risponde ‘presente’ la cattolica prodiana messa in pista da Sandra Zampa, portavoce del Prof, e voluta fortemente da Cathy La Torre, segretaria di Sel, capolista con lei e come lei papabile per un posto nella squadra di Virginio Merola. Due donne a capo della bottega civico-politica, tra le pochissime novità a sinistra in questa campagna elettorale. Ambrogio Dionigi, il ghostwriter di Amelia, alla conferenza stampa del dopo elezioni, ieri al mercato delle Erbe, inibisce i cronisti prima che possano fare domande: «Siamo qui per i ringraziamenti». I candidati stretti per la foto dietro al solito bancone, nella vecchia macelleria, scelta come sede elettorale, colpo di genio in effetti. Amelia si entusiasma, «ci vedrei bene anche le sedute di giunta, qui». Il suo programma: «Aggredire gli sfratti e il problema della Tav». La Torre aggiunge: «Andrebbero benissimo anche i ricevimenti del sindaco al mercato». Le voci caricano su Frascaroli Servizi sociali e Sanità. C’è invece chi suggerisce che proprio la combinazione delle due materie la escluderebbe. E’ noto che Merola non la ama. Zampa ieri pomeriggio si è raccomandata: «Va messa nelle condizioni di poter lavorare». La Torre, invece, potrebbe avere Giovani e pari opportunità.

La squadra dopo le vacanze. Merola l’ha anticipato nella notte della vittoria, si prende qualche giorno di riposo prima dell’insediamento. Alle quattro di notte, nella sede elettorale in via Val d’Aposa, qualcuno giura di aver sentito il segretario del Pd Raffaele Donini fare i conti con la realtà. Il sindaco va in ferie, Maurizio Cevenini stacca per qualche giorno — controlli di salute programmati —, chi fa la giunta? Però la mattina dopo, nella federazione in via Rivani, Donini conferma il fioretto per San Luca — «andrò a piedi fino alla basilica e non sarò solo», è misterioso — e poi ripete: «Nella formazione della giunta ci riferiamo all’autonomia del sindaco». Con due suggerimenti, però: «Qualità e magari qualche investitura generazionale». Il Cev, trapela, avrebbe detto no all’assessorato allo Sport.

Manda un messaggio chiarissimo su dove batte il cuore del sindacato rosso il segretario della Cgil Danilo Gruppi. Considera «soddisfacente» la prova del Pd, «straordinaria» quella di Amelia. Chiede di dare un segnale ai grillini, a partire dalla giunta. Sfogliando i book dei candidati, torna in mente un profilo su tutti: Andrea Colombo, 26 anni, che si è proposto agli elettori con una svolta ecologica e ha preso un mare di preferenze, 1.306. E’ un grande esperto di Mobilità ma potrebbe avere l’Ambiente. Dati per certi nella squadra di governo i dioscuri che hanno accompagnato la prima passeggiata a piedi del sindaco, alle due e mezzo di notte, a risultato ormai certo: Matteo Lepore di Legacoop e Luca Rizzo Nervo, coordinatore della segreteria Pd. Per loro sarebbero in predicato due assessorati pesanti come Urbanistica e Mobilità. Rizzo Nervo, però, viene dato in corsa anche come capo di gabinetto.

C’è poi una quota civica, aggettivo che accompagna sempre Merola quando parla di progetto per la città. Mentre l’Idv dovrà accontentarsi di un solo assessore — unica certezza: sarà una donna —, potrebbe entrare nella squadra Renato Villalta, il campione di basket che risponde così: «Decide l’allenatore», quindi il sindaco. Tra parentesi: ieri mattina Donini, nell’elencare tutti i meriti della sua gestione politica — dalle primarie alla squadra per il Comune alla linea di non belligeranza verso il commissario — ha citato con enfasi particolare il progetto di Universiadi, «grande idea avanzata da Lorenzo Sassoli de Bianchi. Ora che governiamo dobbiamo portarla avanti».
Rita Bartolomei