GIANNI LEONI
Cronaca

Addio a Giancarlo Nanni, pilota della Lambretta da guinness

A cavallo della sua 'Ammiraglia' ha fatto il giro del mondo. I funerali nella chiesa di San Paolo Ravone FOTO

Giancarlo Nanni (FotoSchicchi)

Giancarlo Nanni (FotoSchicchi)

Bologna, 28 aprile 2016 - "Le presento l’Ammiraglia", diceva Giancarlo Nanni (FOTO), non senza un pizzico di orgoglio, prima di recitare, la voce ferma e lo sguardo fisso, l’elenco dei ‘titoli’: acqua calda a otto cascate, doccia manuale, otto sirene, 240 fanali, 350 lampadine, bar, tv, ricetrasmittente, impianto per i pop corn, canna da pesca, antifurto, due missili a fiamma, rasoio da barba, registratore,voce con sei risposte ad altrettante domande, 190mila chilometri percorsi, 260 coppe vinte, 105 chili ‘nuda’, 340 ‘addobbata.

Un gioiello, quella Lambretta da Guinness dei primati, un po’ condominio, un po’ ambulanza, un po’ salone, un po’ toilette. Nanni l’aveva messa insieme un pezzo dopo l’altro, dal ’61, e ci aveva girato il mondo. «Smetterà di girare quando smetterò io», diceva. E con lui ha smesso.

Perché Nanni se n’è andato per sempre a 85 anni, dopo una malattia, e tra la gente raccolta nella chiesa di San Paolo di Ravone per l’ultimo saluto, in tanti ricordavano le imprese di un irrequieto giramondo che in sella a sua Maestà a motore si è spinto dalla Sicilia alla Scozia, a Capo Nord, in Francia, a Oslo, a Bergen, a Stoccolma, ad Ankara, ad Amburgo, a Helsinki, con i guanti riscaldati da un collegamento al volano. 

Nella bottega laboratorio di via Andrea Costa 39/C teneva gli strumenti del suo lavoro da elettricista e la compagna dei suoi viaggi e dei suoi sogni, luccicante di smalti e di specchi, stracarica di antenne e di bandierine, di pulsanti e di microfoni. Come nei più tolleranti triangoli d’amore, aveva coinvolto lo scooter anche nel viaggio di nozze, nel ’67, con la signora Bruna, lungo un bizzarro itinerario: da Roma a Palermo via Genova, e ancora Lourdes, Parigi, Londra, Bristol, Glasgow, Edimburgo, Ginevra, Due Torri.

Con Bruna l’hanno salutato, ieri, i figli Giuseppe e Serenella e tanti amici. Si è fermato per sempre il cuore di Nanni, e l’Ammiraglia ha spento per sempre il motore. Resterà una raccolta di ricordi e uno strano museo alla fantasia.