Bologna, 3 giugno 2016 – Il 5 giugno i cittadini tornano alle urne per le elezioni comunali 2016. Sono 163 i candidati sindaco che domenica si sfideranno in Emilia Romagna per le 50 fasce di primo cittadino a disposizione.
Riflettori puntati su Bologna dove Virginio Merola è a caccia del bis sostenuto dal Pd e da altre quattro liste. Dato per favorito, il sindaco uscente è, secondo i sondaggi, in bilico tra la vittoria al primo turno ed un possibile ballottaggio.
Tra i principali sfidanti la leghista Lucia Borgonzoni (sostenuta anche da Forza Italia, Fratelli d’Italia e due liste civiche) e il 5 Stelle, Massimo Bugani, ‘fedelissimo’ di Beppe Grillo. Proverà, infine, a sparigliare le carte in tavola, Manes Bernardini, ex esponente del Carroccio, in campo con una lista civica che comprende anche Udc e Ncd.
Completano lo schieramento dei candidati a Palazzo d’Accursio Federico Martelloni (Coalizione civica, raggruppamento a sinistra del Pd) che ha ottenuto anche l’appoggio di Pablo Iglesias, leader del movimento di sinistra spagnolo Podemos; Matteo Badiali (Verdi); Mirko De Carli (Popolo della famiglia); Ermanno Lorenzoni (Partito Comunista dei Lavoratori) e Sergio Celloni (lista civica Gol).
Oltre alla città delle Due Torri sono chiamati alle urne altri due capoluoghi di provincia. A Ravenna, dopo la prematura scomparsa del candidato Pd Enrico Liverani, è stato designato dall’assemblea comunale del partito, Michele De Pascale segretario provinciale Dem ‘incalzato’ dal candidato del centrodestra, Massimiliano Alberghini.
A Rimini, l’attuale sindaco Andrea Gnassi, sostenuto dal Pd senza passare dalle primarie, andrà alla ricerca di un mandato bis insidiato dall’esponente del Carroccio, Marzio Pecci (Lega Nord, Fratelli d’Italia, Forza Italia). Nelle due città romagnole il Movimento 5 Stelle non presenterà candidati per il mancato accordo tra gli attivisti locali.
Quando e come si vota
Domenica 5 giugno urne aperte dalle 7 alle 23. Lo scrutinio dei voti inizia a partire dalle 23, subito dopo la conclusione delle operazioni di voto e l’accertamento del numero dei votanti.
Tessera elettorale - Per votare bisogna esibire nell’ufficio elettorale della sezione alla quale si è iscritti un documento di riconoscimento e la tessera elettorale. Per agevolare il rilascio delle tessere elettorali non consegnate o dei duplicati, gli uffici comunali sono aperti anche nei due giorni che precedono le elezioni, e cioè venerdì 3 e sabato 4 giugno, dalle 9 alle ore 18, e domenica 5 giugno per tutta la durata delle operazioni di voto, quindi dalle 7 alle 23.
Scheda azzurra - Agli elettori viene consegnata una scheda azzurra con i nomi e i cognomi dei candidati alla carica di sindaco, scritti in un rettangolo sotto il quale sono riportati i simboli della lista o delle liste che sostengono il candidato.
Per votare occorre tracciare un segno sul rettangolo del candidato sindaco scelto, sul logo di una lista collegata oppure su entrambi. Nel primo il caso il voto viene attribuito solo al candidato sindaco, nel secondo alla lista e al candidato sindaco sostenuto da quella lista; nel terzo al candidato sindaco e alla lista prescelti.
Voto disgiunto - Nei comuni sopra i 15mila abitanti c’è un quarto caso, che è quello del voto disgiunto. E’ infatti possibile tracciare un segno sul rettangolo di un candidato sindaco e sul logo di una lista collegata a un candidato concorrente.
Preferenze - Accanto ai simboli delle liste sono stampate delle righe su cui è possibile scrivere il nome (solo il cognome o, in caso di omonimia, cognome e nome) del candidato alla carica di consigliere comunale. Così il voto viene attribuito sia al candidato sia alla lista. E anche al candidato sindaco sostenuto da quella lista, sempre che non si sia praticato il voto disgiunto.
E’ possibile esprimere fino a un massimo di due preferenze per i candidati consiglieri, nel qual caso si devono indicare persone di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda scelta. Nei comuni sotto i 5mila abitanti è ammessa una sola preferenza.
Il ballottaggio - Per i Comuni con una popolazione superiore ai 15mila abitanti nei quali nessun candidato sindaco raggiunga la maggioranza assoluta dei voti validi (50% + 1) è previsto un turno di ballottaggio in cui si sfidano i due che hanno preso più voti al primo turno. Nell’eventualità, si torna alle urne domenica 19 giugno dalle 7 alle 23.
Dove si vota
Provincia di Bologna: Bologna, Alto Reno Terme, Castel del Rio, Gaggio Montano, Monghidoro, San Giovanni in Persiceto
Provincia di Ferrara: Cento, Codigoro, Formignana, Goro, Portomaggiore, Tresigallo e Vigarano Mainarda
Provincia di Forlì-Cesena: Bertinoro, Cesenatico, Gatteo, Sogliano al Rubicone
Provincia di Modena: Finale Emilia, Montefiorino, Palagano, Pavullo, Sestola, Zocca
Provincia di Ravenna: Ravenna
Provincia di Reggio Emilia: Casina, Castellarano, San Martino in Rio, Ventasso
Provincia di Rimini: Cattolica, Montescudo-Monte Colombo, Novafeltria, Pennabilli, Rimini