Bologna, 7 ottobre 2016 - Sarà Joel Mokyr, docente alla Northwestern University (Illinois, Stati Uniti) e tra i massimi studiosi di storia economica a livello mondiale, a tenere la ‘Lettura 2016’ della casa editrice Il Mulino, che si svolgerà domani alle 11,30 nell’aula magna di Santa Lucia in via Castiglione e alla quale interverranno anche Vera Negri Zamagni e Alberto Quadro Curzio. Mokyr, che insegna in Illinois dal 1974 ed è Robert H. Strotz professor of Arts and Sciences e professore di Storia ed Economia, è nato a Leida, nei Paesi Bassi, nel 1946 e ha studiato a Gerusalemme e a Yale. Il filo conduttore dei suoi studi sulla storia economica europea, e in particolare sulla rivoluzione industriale, è costituito dal ruolo cruciale svolto dal progresso tecnologico e dalla conoscenza nello sviluppo economico dei vari Paesi. Fin dai suoi primi lavori sull’industrializzazione dei Paesi Bassi, Mokyr è stato un pioniere della ‘Nuova storia economica’, che ha introdotto metodologie statistiche ed econometriche nella ricerca storica.
Il suo lavoro scientifico gli è valso numerosi riconoscimenti, tra i quali, nel 2015, il Premio Balzan. Mokyr è socio dell’American Academy of Arts and Sciences e dell’Accademia Nazionale dei Lincei ed è stato presidente dell’Economic History Association. Tra le sue pubblicazioni, molte delle quali tradotte in varie lingue, ci sono tre volumi editi dal Mulino: La leva della ricchezza. Creatività tecnologica e progresso economico del 1995, Leggere la rivoluzione industriale. Un bilancio storiografico del 2002 e I doni di Atena. Le origini storiche dell’economia della conoscenza (2004). Il suo ultimo libro, che dà il titolo alla Lettura di quest’anno, si chiama A Culture of Growth. The Origins of Modern Economy (Una cultura della crescita. Alle origini dell’economia moderna) è appena uscito da Princeton University Press.
La lettura de Il Mulino è nata nel 1985 – quell’anno a tenerla fu Norbert Elias, che parlò di ‘mutamento di rapporto tra i sessi nella storia della civilizzazione’ – e in questi trentuno anni ha visto la partecipazione di accademici di fama internazionale, ministri ed ex presidenti del Consiglio (da Giuliano Amato a Romano Prodi) e governatori di Bankitalia (Ignazio Visco nel 2014).