Bologna, 12 marzo 2014 - Anche per il 2013 l’andamento del turismo a Bologna sforna risultati positivi: in citta’ si sono registrati un milione e 58.875 arrivi (+9,01% rispetto al 2012) e due milioni e 145.429 presenze, cioe’ pernottamenti (+5,34%), con una presenza media che conferma i due giorni dell’anno precedente. I turisti stranieri hanno garantito il 45,06% degli arrivi (+3,67%) ed il 48,17% delle presenze (+3,47%).
A livello provinciale, invece, gli arrivi (un milione e 632.777) sono in crescita dell’1,66% rispetto al 2012, ma le presenze (tre milioni e 329.054) sono in calo del 2,95%. Anche in questo caso crescono gli stranieri: 41,52% degli arrivi (+4,49%) e 42,41% delle presenze (4,32%). Ampliando la prospettiva, dal 2009 il territorio provinciale ha fatto segnare un +13,41% sugli arrivi ed un +9,57% sulle presenze. Sono i dati forniti oggi dall’assessore provinciale al Turismo, Graziano Prantoni, affiancato dall’assessore comunale Matteo Lepore, da quello regionale Maurizio Melucci e da Liviana Zanetti, presidente dell’Atp Emilia-Romagna.
Per quanto riguarda la capacita’ di accogliere i turisti, a fine 2013 a livello provinciale si registravano 1.623 esercizi ricettivi (+7,48%), 19.579 camere (+2,75%) e 38.406 posti letto (+4,51%). Parlando sempre dell’intera provincia, in cima ai Paesi di provenienza si conferma la Germania (+3,39% arrivi e -1,44% presenze), ma a farsi notare e’ il balzo della Cina dall’ottavo al secondo posto: +85,51% arrivi e 72,62% presenze.
Per Bologna città, invece, si segnala il passaggio dal terzo al primo posto degli Stati Uniti: +17,50% arrivi e +18,99% presenze. Scalzata la Spagna, che scende al secondo posto ma fa comunque registrare un +6,28% negli arrivi ed un +1,45% nelle presenze.
Dal report emerge “un quadro complessivamente positivo che dimostra come il lavoro fatto dalle Istituzioni stia portanto risultati importanti”, commenta Prantoni, esprimendo “forte soddisfazione” per quanto ottenuto alla chiusura dei cinque anni di mandato.
Si certifica “il successo della promozione turistica dell’area metropolitana”, aggiunge Lepore, soffermandosi sull’appeal che le Due torri esercitano sul mercato statunitense: significa che questo “non è un territorio prettamente low cost. Molti legano il successo turistico a Ryanair ma c’è una capacita’ attrattiva molto forte anche sulle compagnie di bandiera e le rotte intercontinentali”. In questo contesto, Bologna si conferma hub di “valenza regionale”, sottolinea Lepore, perché rappresenta “un’indubbia porta d’accesso per le relazioni internazionali dell’intera Emilia-Romagna”. Nel frattempo, il turismo “sta diventando una vera industria” ed e’ sempre piu’ necessario, afferma l’assessore di Palazzo D’Accursio, intervenire per la tutela delle condizioni di lavoro nel settore: “Il nostro impegno, nei prossimi anni, andra’ anche in questa direzione”.
Esprime “grandissima soddisfazione” anche Zanetti. I risultati sono il frutto di un lavoro compiuto su tre direttrici fondamentali, aggiunge la presidente di Apt: “Consapevolezza del prodotto Bologna, consapevolezza delle criticita’ e obiettivi comuni”.
Non si parli di “facile entusiasmo”, raccomanda Melucci, considerando in particolare che i dati bolognesi risultano in controtendenza rispetto a quelli nazionali: -8% sul mercato italiano e -0,5% su quello estero. A livello regionale, poi, il mercato italiano registra un andamento simile rispetto a quello nazionale, mentre il mercato estero fa registrare un +3,5%.
Melucci, poi, segnala l’alto livello di “internazionalizzazione” turistica di Bologna: dati alla mano, “e’ di poco inferiore rispetto a quella delle grandi città d’arte”. Forte dell’andamento positivo fatto registrare nell’ultimo quinquiennio, dunque, l’assessore regionale e’ certo che “possiamo continuare a crescere con la stessa dinamica anche nei prossimi anni”, con la possibilità di “lavorare per incrementare la presenza media di due giorni”.
Qualche nota stonata, pero’, non manca. L’alta e media Valle del Reno, ad esempio, fa registrare un -23,58% di arrivi e un -33,55% di presenze. “Sofferenze” che non sorprendono Prantoni: la stagione sciistica era partita forte grazie alla neve vista gia’ ai primi di dicembre, ma le temperature si sono presto alzate e questo “ha fatto crollare in maniera incredibile le presenze”. Non hanno aiutato, poi, le difficolta’ attraversate dalle terme di Porretta. In calo anche i Comuni dell’hinterland attorno al capoluogo (-16,25% arrivi e -16,18% presenze), cosi’ come il territorio delle Cinque valli (-22,58% arrivi e -32,19% presenze).
E’ un vero e proprio boom, invece, quello che nel 2013 ha interessato la Valsamoggia, anche se i numeri assoluti restano ridotti: 13.835 arrivi (+191,39%) e 30.877 presenze (+111,15%).
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