Bologna, 22 aprile 2017 - La storia di Antonio Piretti, da sempre ‘Toz’, è conosciuta da tanti, tantissimi. Ma è una storia sempre in continua evoluzione, quella di un cantautore che non smette mai di reinventarsi e continua a stupire. Lo ha fatto ancora: Toz è in procinto di iniziare una nuova avventura (dal nome ‘From the roots in the right direction’), questa volta in bicicletta, con la quale attraverserà l’amato Canada.
Da costa a costa, dal Pacifico all’Atlantico, sempre con la chitarra in spalla. Il primo dei tre appuntamenti più importanti sarà a Vancouver, il 27 aprile. Poi Toronto, il 10 giugno, e Halifax, in Nuova Scozia, dove terrà un concerto conclusivo il 6 luglio. Una tabella di marcia di 6600 chilometri (per una media di 120 al giorno), con la moglie Maybritt che seguendolo in camper porterà le attrezzature necessarie a far conoscere la propria musica a chiunque incontrerà durante il viaggio.
Antonio Piretti, però, non è solo un musicista. Nato 46 anni fa a Bologna, nella vita ha fatto di tutto: era un pr conosciutissimo in città, a cui non mancavano un lavoro stabile nel campo della finanza e addirittura una Porsche in garage. Poi, dal 2004, la voglia di mettersi in gioco, le lezioni di canto, la prima volta in cui ha preso in mano una chitarra, prima di iniziare a scrivere le sue canzoni che raccontano pezzi di vita, storie, ideali. E ancora: è stato cameriere, comparsa in serie tv e film, musicista gospel, attore di teatro, videomaker. Ma ciò che l’ha sempre contraddistinto, soprattutto, è la volontà di raccogliere fondi da destinare a chi ne aveva più bisogno, come i bambini nei paesi colpiti delle guerre. È nata così la fondazione no profit ‘Art takes action for charity’, che contribuisce a finanziare i progetti di Medici senza frontiere e Save the children.
Ha portato i suoi testi e le sue melodie per le strade, nei locali, in giro per il mondo, da vero ‘busker’ di strada. Per due anni consecutivi è riuscito anche ad aggiudicarsi la licenza che gli ha permesso di suonare nella metropolitana di Toronto. Una meta ambitissima, perché il permesso viene concesso solo a 75 musicisti ogni anno.
Poi la voglia di girare l’Europa partendo dall’Italia in macchina, conoscere storie e persone sempre diverse. È così che ha incontrato sua moglie, a Berlino. Nel 2014 nasce l’idea di organizzare un tour con un vecchio camper a noleggio. Prima fa ritorno in Canada, con ‘Roomates of the same planet’. Poi in Europa con ‘Unconventional’, per un viaggio di 6 mesi “on the road” tra nove paesi diversi, 22 i concerti in totale.
Infine, la nuova grande sfida. In bicicletta, perché è un mezzo umano e si muove con la fatica, come sottolinea lui. “Dalle origini nella giusta direzione – racconta – significa tornare al nostro lato umano in un mondo dove le persone non si parlano e non si incontrano più, dove tutto si svolge sui social”. L’intero percorso sarà documentato da un diario che è attualmente “work in progress”.
È già disponibile online sul suo sito, dove è scattata la ricerca di nuovi sostenitori per chiunque voglia contribuire ad alimentare questo folle viaggio. Per ora Toz ha ricevuto una chitarra nuovissima da Eko, la storica casa produttrice italiana, e un abbigliamento da bici, con tanto di occhiali da sole appositi e bevande energetiche per mettercela tutta durante il tragitto, in un viaggio da non perdere.