Bologna, 18 settembre 2016 - La bellezza di un terzo tra gli artigiani e piccoli imprenditori ritiene il traffico in città ormai perennemente congestionato. Un 62,4% mette sotto accusa le ore di punta (ma tra mattina e pomeriggio non sono poi poche) mentre solo un 5% degli imprenditori intervistati ha una serena visione di un traffico urbano fluido. Il dato emerge dall’indagine telefonica effettuata dal Centro studi Sintesi di Mestre per conto di Confartigianato Assimprese di Bologna Metropolitana, di cui pubblichiamo la parte relativa al traffico urbano. Ricordiamo che il campione è di 500 imprese con meno di 20 addetti, fra città e provincia, spalmato su tre settori: produzione, commercio e servizi. Ovviamente, nella valutazione sullo stato della fluidità o meno del traffico, i più critici risultano gli operatori della produzione.
Traffico sui viali. Entrando nello specifico, alla domanda "la situazione del traffico nei viali è fluida o sarebbero necessari aggiustamenti" il dato è pesante: 8 imprenditori su 10 danno un giudizio negativo sulla situazione dei viali cittadini. Più complesso trovare una soluzione: si va da un trasversale 27% che propone rotatorie, a chi invece chiede una corsia preferenziale su cui ‘scaricare’ bus e mezzi pesanti, fino alla richiesta di un miglior filtro degli ingressi nei giorni feriali.
I controlli. Cosa succede se si chiede a un artigiano o piccolo imprenditore un giudizio sui vari autovelox, telecamere e corsie prefenziali? Il 54% degli intervistati li giudica "eccessivi" ma – e questo è un dato un po’ a sorpresa – quattro su dieci (il 39 per cento) li definisce tutto sommato adeguati. anche in questo caso i più critici arrivano dal settore della produzione, mentre sono i commericanti a valutarli più positivamente.
Ferrovie. Infine, sul tema del collegamento su rotaie all’interno del territorio, il 63,8% ritiene che andrebbe migliorato, agendo soprattutto su due leve: aumentare il numero dei treni e migliorando il rispetto degli orari.