Bologna, 23 marzo 2017 - "Entro metà aprile si aprirà il tavolo di discussione per il restyling del Dall'Ara". Parola di Matteo Lepore, assessore allo sport del Comune di Bologna, che nelle ultime ore ha ricevuto dal Bologna Calcio la lista dei tecnici che prenderanno parte al tavolo di discussione. La partita stadio sta entrando nel vivo e tanto il Comune quanto il club rossoblù fissano un calendario preciso. "Da parte nostra stiamo già allestendo il piano finanziario a sostegno del progetto. A breve parleremo pure con l'amministrazione di Modena e Ferrara per capire quale potrà essere l'impianto che ci ospiterà durante l'anno in cui ci saranno i lavori", ha spiegato l'ad rossoblù Claudio Fenucci, presente insieme a Lepore alla palestra Pertini, a margine della consegna nell'impianto di un defibrillatore.
Al tavolo di discussione parteciperanno i tecnici dello studio dell'architetto Gino Zavanella e dell'ingegnere Massimo Majowiecki, oltre a quelli del Comune e dell'imprenditore Gaetano Maccaferri, che realizzerà le opere ai Prati di Caprara, nell'ambito di un progetto che intende ridefinire un quadrante intero di città, che comprende i quartieri Reno e Saragozza. "Sarà tutto alla luce del sole, fisseremo in calendario incontri pubblici nei due quartieri per andare a spiegare come cambierà la città, quali opere saranno realizzate: opere comunque già comprese nel piano regolatore", ha precisato Lepore.
In coro, invece, assessore e amministratore delegato hanno fissato i termini: "Il tavolo di lavoro dovrà servire per completare il piano di fattibilità del progetto di restyling, relativo ad urbanistica, aspetti amministrativi e finanziari, entro fine luglio. Da lì dovranno passare 90 giorni per eventuali osservazioni del Comune. C'è la possibilità che ne possano servire poi altri 120 qualora il progetto debba passare anche dalla regione. Ma entro un anno contiamo che il progetto vada a bando, per poter avviare i lavori dopo gli Europei 21 del 2019".
Parte del progetto passa anche dal Cierrebi e al riguardo Lepore ha le idee chiare: "L'auspicio è che la struttura resti luogo di sport aperto alla cittadinanza. Ci sarà modo di parlarne".