FEDERICA ORLANDI
Cronaca

Securfy, la sicurezza a portata di app. Una chat per vigilare su casa e quartiere

E' stata realizzata dagli studenti della Bologna Business School

Davide Gazzotti, ceo di Securfy

Davide Gazzotti, ceo di Securfy

Bologna, 26 gennaio 2017 - Sentirsi più sicuri nel proprio quartiere e perché no, magari anche rivalutare le chat di condominio: si può fare con l’app Securfy, ideata da un gruppo di studenti del master Executive Mba della Bologna Business School e da oggi pomeriggio scaricabile gratuitamente su tutti gli smartphone. Securfy è una piattaforma digitale che utilizzando la geolocalizzazione consente di ‘trovare’ i vicini di casa, ma anche chi frequenta le stesse zone dell’utente, e creare con loro una chat in cui scambiarsi non solo chiacchiere, ma soprattutto informazioni utili riguardo la sicurezza, segnalando eventuali pericoli, episodi sospetti o dando l’allarme in caso di emergenza.

«La nostra start-up – spiega il Ceo di Securfy Davide Gazzotti – consiste in un social network che vuole aumentare la sicurezza e, quindi, lo stile di vita dei cittadini. Per ora siamo attivi su Bologna e dintorni, ma miriamo ad allargarci». Su Securfy si possono creare gruppi di vicinato digitali, che si scambiano messaggi e informazioni utili sulle apposite chat, che possono essere pubbliche oppure private. C’è di più: «Su Securfy chi vuole fare una segnalazione può georeferenziarla, cioè indicare con precisione sulla mappa digitale dove il fatto sospetto o pericoloso è accaduto – prosegue Gazzotti –, e può scegliere con chi condividere l’informazione. Poi, la mappa generale evidenzierà le zone meno sicure, secondo le valutazioni e le segnalazioni degli utenti». Che, tra l’altro, ogni giorno potranno dare un voto a quanto si sentono sicuri in un luogo. Il team di Securfy sta anche già lavorando a una funzione che segnalerà all’utente se si trova in una zona ritenuta sicura o pericolosa; e, per evitare valutazioni tendenziose, c’è un algoritmo che ne controlla la credibilità. «Inoltre Securfy farà da tramite con le istituzioni – elenca il Ceo –: le segnalazioni o richieste più ricorrenti potranno sfociare in petizioni online da inoltrare a chi di dovere». Sull’app si trovano anche consigli e video su come contattare istituzioni o forze dell’ordine in caso di emergenza, e sulla mappa si possono trovare le caserme più vicine con tanto di link ai servizi online di polizia e carabinieri.