REDAZIONE BOLOGNA

Risarcimenti alluvione, Comuni esclusi dal decreto del governo. Lepore: "Aggiornare la lista"

Il sindaco della città Metropolitana scrive perché la lista dei territori dove si ha diritto al rimborso venga estesa. Fratelli d’Italia: mancanze tutta colpa della Regione

Bologna, 6 giugno 2023 - Il sindaco della Città Metropolitana Matteo Lepore ha scritto alla Regione e alla Protezione civile affinché vengano messe in campo le azioni necessarie per spingere il governo ad aggiornare la lista dei Comuni che possono richiedere gli aiuti stanziati per fronte ai danni causati dall'alluvione.

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"Quell’elenco – spiega Lepore nella lettera – contiene una fotografia delle prime zone colpite dai danni che nei giorni immediatamente successivi all’inizio dell’emergenza è stata superata dal profilarsi di nuove criticità, sia in termini di allagamenti che di eventi franosi. Numerosi Comuni dell’area metropolitana di Bologna ci hanno segnalato, sin dalla circolazione ancora informale della prima bozza di decreto e dell’elenco allegato già una decina di giorni fa, l’assenza impropria di alcuni Comuni o di ulteriori aree di Comuni inseriti solo riguardo ad alcune zone. In quei giorni ci era stato riferito che l’elenco andava considerato provvisorio e sarebbe stato possibile integrarlo. Dal momento che l’allegato approvato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale non contiene modifiche rispetto al testo circolato, sono a esplicitare la richiesta di tenere conto delle ulteriori indicazioni dei sindaci".

Il sindaco di Bologna Matteo Lepore
Il sindaco di Bologna Matteo Lepore

Tanti sono i Comuni e le zone colpite dall'alluvione che attualmente non rientrano nella lista allegata al decreto legge 61 del 1 giugno "Interventi urgenti per fronteggiare l’emergenza provocata dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1 maggio 2023". Tra questi a Bologna la zona di via Saffi/ospedale Maggiore, zona collinare, zona Barca/Reno, zona Arcoveggio/via della Fonti/San Savino, così come ad esempio non rientrano altre zone e Comuni colpiti dall'alluvione a Casalecchio, Budrio, Marzabotto, Pianoro e tanti altri.

Per Lepore, quindi, "occorre colmare questa lacuna al più presto", visto che gli aiuti previsti dal decreto sono tanti e vanno dalla sospensione dei termini in materia di adempimenti e versamenti tributari e contributivi, all'esonero dal pagamento dei contributi universitari, fino all'accesso alle specifiche misure di integrazione al reddito fino a 90 giorni in caso di sospensione dell’attività lavorativa e indennità di sostegno al reddito dei lavoratori autonomi.

FdI: esclusione colpa della Regione

"La Regione invii al Governo, senza perdere ulteriore tempo - è la piccata replica della capogruppo Fdi Marta Evangelisti in una nota - l'esatto elenco delle zone che hanno subito i danni da alluvione a far data dal 1 maggio, permettendo così ai Comuni di ricevere risorse ed ai cittadini di poter accedere a contributi e risarcimento". Ad oggi, infatti, "appare surreale ascoltare la continua litania degli appelli alla nomina di Bonaccini a commissario, quando ancora (a più di un mese di distanza dalla prima alluvione che ha colpito il faentino) la Regione sta facendo poco e in maniera approssimativa".

La dimostrazione, secondo Evangelisti, "sta appunto nella esclusione totale o parziale di alcune delle zone alluvionate dalla lista di quelle che devono ricevere aiuti, nella incapacità di organizzare al meglio il volontariato che negli ultimi giorni viene disincentivato ad andare nelle zone con maggiori criticità oppure, giunto in loco, viene lasciato alla propria iniziativa". Ma ciò che è ancor più grave, sempre secondo la meloniana, è che la Regione "manca nella comunicata disposizione di rispondere alle richieste di accesso agli atti ed alle interrogazioni in 100 giorni. Se l'intenzione è quella di alzare una cortina di fumo su quanto fatto o non fatto in passato dalla Regione e dagli enti preposti, non è certo quella a cui ci piegheremo".