Bologna, 9 febbraio 2017 - Ecco il Bologna Stadium. Il progetto del nuovo Dall’Ara voluto da Joey Saputo. Uno stadio completamente ridisegnato all’interno. Al tempo stesso rispettoso della struttura storica – muro esterno e Torre Maratona – di fine anni Venti. Il Bologna ha affidato il restyling all’architetto Gino Zavanella: uno che ha firmato, fra gli altri, lo Juventus Stadium (guarda qui tutti i rendering del progetto)
Il progetto preliminare, che sveliamo in anteprima, ha avuto un primo via libera della Soprintendenza. Con alcune prescrizioni, che saranno recepite nelle successive fasi progettuali. Sono quattro – su tutte – le novità di maggiore impatto, che cambieranno il volto del Dall’Ara: la nuova copertura totale delle gradinate (dal design aerodinamico, in parte opaca, in parte trasparente); il nuovo disegno delle curve (che saranno avvicinate al campo, eliminando la pista di atletica); l’eliminazione del 75% della sovrastruttura esterna in ferro realizzata per i Mondiali del 1990, fatta eccezione per la parte dietro la tribuna centrale; eliminazione dei piloni dei fari di illuminazione, sostituiti da un nuovo impianto al led.
Nel complesso una struttura con ampi spazi commerciali realizzati sotto le curve e numerosi servizi per gli spettatori a cominciare dai negozi. Come atmosfera, il nuovo Renato Dall’Ara può ricordare la Dacia Arena di Udine. Il nuovo stadio sarà meno capiente dell’attuale: si passerà infatti da 36.532 posti a 23.806. All’esterno, tornerà a dominare il rosso mattone della struttura originaria. All’interno, la Torre Maratona resterà visibile: le gradinate dei distinti sotto la torre saranno coperte soltanto con una tettoia trasparente. La struttura, a restyling ultimato – costo stimato, 60-80 milioni – dove domineranno i colori rossoblù, rispetterà le norme previste dalla Fifa e dalla Uefa.
LA PRECISAZIONE DEL CLUB. "Le immagini del progetto di ristrutturazione dello stadio Dall’Ara pubblicate oggi dal Carlino sono relative a una prima versione provvisoria, e oggi ormai datata, del piano di interventi che fu presentata a suo tempo al Comune di Bologna e alla Soprintendenza", lo scrive il Bologna in una nota sul suo sito ufficiale. "Questa versione fa riferimento a interventi già effettuati (spogliatoi, Sky Lounge nei Distinti, area stampa, ecc.) e ad altri che nel frattempo hanno subìto importanti variazioni progettuali. Anche la capienza complessiva dell’impianto non è ancora stata definita. Il prospetto illustrato nell’articolo in questione non è quindi corrispondente al progetto finale di ristrutturazione che sarà presentato ufficialmente nei tempi previsti dall’iter amministrativo", conclude la nota.