Castello d'Argile (Bologna), 1 febbraio 2017 - Piccole sfere di metallo nella pasta dei bambini delle elementari di Castello d’Argile. E’ accaduto l’altro ieri alla mensa del plesso: alcuni alunni della classe quinta si sono accorti che nei loro piatti con le penne al sugo c’erano delle ‘palline’ di metallo. Una volta dato l’allarme sono stati ritirate le pietanze ed è stato servita pasta in bianco. I genitori si sono subito preoccupati e, oltre alle lettere inviate al Comune, uno dei rappresentanti di classe, Mauro Russo, ha segnalato quanto successo all’Ausl. Ieri mattina tre mamme sono andate a parlare con il sindaco Michele Giovanni. Anche il primo cittadino vuole vederci chiaro: «Abbiamo subito chiesto una relazione sull’accaduto alla ditta Elior che si occupa della refezione – sottolinea – . Nel caso si evidenziassero delle mancanze verranno applicate delle penali. Da quello che ho capito è stato un incidente».
La referente di zona del Elior, Lara Mainardi, è dispiaciuta: «Un mixer che stava lavorando del pomodoro si è rotto perdendo delle sfere, ma ha continuato a funzionare. Così ha tratto in inganno le operatrici che non si sono accorte di nulla. E’ stato un incidente finora mai accaduto. Verrà fatta una relazione tecnica su quanto successo». Oggi ad Argile, inoltre, si svolgerà una riunione del comitato mensa (già in programma da tempo), l’argomento principale sarà quello delle sfere trovate nei piatti. I genitori riportano quanto raccontato dai bambini: «Hanno detto di aver trovato dentro le penne al sugo delle piccole sfere di metallo. Elior ci ha detto che l’attrezzo, nonostante avesse perso dei pezzi, ha continuato a funzionare».
L’azienda si è resa disponibile a incontrare le famiglie per chiarire la situazione. «L’operatrice che ha sbagliato è davvero dispiaciuta, ma l’episodio resta grave – continuano i genitori –. Alcuni genitori si sono spaventati: non vogliono più che i loro bimbi mangino in mensa». Fra i genitori preoccupati Massimo Pitagora: «Non si è fatto male nessuno, ma non bisogna aspettare che succedano cose gravi per intervenire. Bisogna farlo prima ed evitare altri incidenti. Con queste cose non si scherza perché, ad esempio, se i piatti fossero arrivati ai bambini della classe prima avrebbero potuto non accorgersene».