GILBERTO DONDI
Cronaca

Bologna, influenza record. Posti letto esauriti al Sant'Orsola

In alcuni reparti aggiunti letti nelle stanze per far fronte al picco

Attesa al pronto soccorso (foto Schicchi)

Attesa al pronto soccorso (foto Schicchi)

Bologna, 15 gennaio 2018 - Il Sant’Orsola vive da giorni una situazione di notevole criticità. Il picco dellinfluenza, infatti, sta creando grandi problemi in termini di affluenze al pronto soccorso, con ripercussioni sui successivi ricoveri in reparti che già devono fare i conti con le normali presenze dei pazienti. E così da un paio di settimane i posti letto scarseggiano, in particolare nell’area della Medicina Generale, tanto che in molte stanze i letti sono stati portati da quattro a sei. 

Anche ieri la giornata è stata difficile, visto che i posti disponibili erano esauriti e c’erano diversi pazienti in attesa di ricovero. E così medici e infermieri hanno fatto fronte alla situazione ‘sdoppiando’ i posti, cioè appunto aggiungendo letti nella maggioranza delle camere. C’erano reparti della Medicina generale che, all’ora di pranzo, vedevano addirittura otto pazienti in esubero. Insomma, un autentico incubo, anche perché il picco influenzale vero e proprio è annunciato per questa settimana.

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"Il pronto soccorso del Sant’Orsola è al collasso – dice il capogruppo di Forza Italia in Regione Galeazzo Bignami –, pur in assenza di emergenze. L’indiscriminata politica di tagli dei costi e dei posti letto porta a situazioni al limite della decenza, come la promiscuità nelle medesime stanze di pazienti donne e uomini, tempi di attesa assolutamente non congrui, l’apertura di posti letto in stanze già sature". Secondo quanto risulta a Bignami, infatti, l’afflusso in alcuni giorni sarebbe stato talmente consistente da costringere il Policlinico a mettere uomini e donne nelle stesse stanze.

Influenza

"Tutto ciò determina inoltre il rinvio dei ricoveri programmati – aggiunge Bignami –, a scapito di cittadini che da mesi attendono di essere chiamati per sottoporsi a interventi. In più la situazione determina turni massacranti per i professionisti, gli infermieri e i tecnici costretti, rimanendo loro nel medesimo numero, a fronteggiare un iper-afflusso che inevitabilmente richiede una maggiore assistenza, con incremento della pressione sul personale che determina un aumento dei rischi clinici a danno dell’utenza".

Non sono giorni facili per la sanità bolognese. Il caso del Sant’Orsola arriva infatti dopo quello delle lunghe code agli sportelli Cup che ha costretto l’Ausl a chiedere scusa ai cittadini. L’Azienda sanitaria ha dato la colpa "principalmente alle numerose e non previste assenze per malattia del personale degli sportelli", scatenando così anche le ire dei sindacati.

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