FRANCESCO MORONI
Cronaca

Trebbo, il giallo dei gatti: "I conti non tornano"

La consigliera Foresti (Movimento Cinque stelle): "Il Comune intervenga"

Un gatto (Studio Sally)

Un gatto (Studio Sally)

Bologna, 4 gennaio 2018 - «Il monitoraggio sulla situazione sanitaria degli animali che vivono al gattile del Trebbo ha prodotto risultati che non corrispondono alla realtà: non c’è chiarezza su quanti e quali gatti ospita la struttura e, soprattutto, sulla loro condizione». A evidenziare la questione è Elena Foresti, consigliere comunale del Movimento 5 stelle, da tempo interessata ai problemi legati al centro per animali. Nonostante siano passati diversi mesi dall’interrogazione avanzata agli uffici di Palazzo d’Accursio, tra settembre e ottobre dello scorso anno, secondo la consigliera pentastellata «la situazione è rimasta confusionaria e risposte ancora non ce ne sono state».

«Il Comune – punta il dito Foresti – ha presentato dati che non corrispondono alla situazione reale: le rilevazioni, piuttosto imprecise, dimostrano che non c’è un quadro chiaro su come vivono e quanti sono gli animali». Secondo Foresti, infatti, la lista redatta dagli incaricati del Comune sarebbe incompleta. «Le rilevazioni parlano di 50 gatti – spiega la consigliera grillina –, ma in realtà non è così. Almeno quattro animali non si sono mai visti nella struttura, mentre Tigre, la gatta più grande di tutti, è morta quest’estate, ma figura ancora nell’elenco. Un’altra gatta ancora, Sambuca, non è presente nella lista».

Speciale Animali

«Anche gli esami effettuati sono parziali – incalza Foresti – e per diversi animali non sono stati specificati molti dati, come quelli relativi a castrazioni, sterilizzazioni, vaccini e test anti parassitari. Sono stata diverse volte al gattile, ho ben presente la situazione: il fatto che il Comune non sia al corrente dello stato in cui vivono gli animali è la dimostrazione dello scarso interesse verso i problemi che da tempo affliggono la struttura. Non oso immaginare, poi, la situazione dei cani, che sono quasi il triplo. Anche quell’elenco è piuttosto impreciso». Secondo Foresti, ora, «è assolutamente necessario insistere sulla separazione delle due strutture, in modo da facilitarne il controllo, e avere una gestione differente per il gattile e il canile».

La consigliera del Movimento 5 stelle ha presentato anche una seconda interrogazione a fine ottobre, con lo scopo di far luce sulle opere di miglioramento acustico del centro del Trebbo, inserite nel programma dei lavori pubblici 2017 - 2019, approvato dal Comune. «Le rilevazioni – sottolinea Foresti – hanno evidenziato superamenti dei livelli acustici, ma non è chiaro con che modalità siano state effettuate. Voglio capire meglio quali apparecchi verranno installati per limitare il rumore, l’impatto ambientale e i costi dettagliati di ciascuna operazione. Il Comune, per il programma triennale dei lavori pubblici, ha stanziato 100 mila euro: sono tanti soldi, quindi vogliamo conoscere con precisione di che interventi si tratta».

Secondo la consigliera, però, «non c’è stata ancora occasione per un confronto diretto con il nuovo assessore al Welfare, Giuliano Barigazzi, nonostante la questione sia stata sollevate anche nella seduta di Consiglio comunale relativa al bilancio».