Bologna, 9 agosto 2016 - Quanti omicidi ha commesso Claudio Villani? E’ questa la domanda a cui vogliono dare una risposta i carabinieri del Nucleo investigativo che indagano sul delitto della escort Barbara Fontana, 47 anni, uccisa nella notte fra giovedì e venerdì con trenta coltellate nell’hotel Melograno di San Pietro in Casale. In carcere per quell’omicidio c’è appunto Claudio Villani, ferrarese di 56 anni, che ieri ha fatto scena muta nell’interrogatorio davanti al gip di Forlì Luisa Del Bianco.
L’uomo era stato fermato sabato a Forlimpopoli, dopo una fuga durata nemmeno ventiquatt’ore a bordo della Ford Ka rossa della vittima. Nei prossimi giorni gli atti saranno trasferiti per competenza a Bologna, intanto però il pm Antonello Gustapane e i militari dell’Arma hanno intenzione di allargare l’indagine a tutti gli omicidi di prostitute rimasti irrisolti avvenuti in Emilia Romagna, in particolare nelle province di Bologna, Ferrara, Modena e in Romagna. Si tratta di una quindicina di delitti negli ultimi tre decenni.
Ovviamente ciò non significa che sia stato Villani, anzi fino a prova contraria lui non c’entra nulla. Significa solo che gli investigatori faranno accertamenti preliminari per capire se Villani possa essere escluso o meno, fin da subito, dai possibili sospetti. In caso contrario, la vicenda verrà approfondita. Così come saranno fatti approfondimenti sul caso di Anna Visentini, 72 anni, il cui cadavere nel 2012 fu ripescato nel Po di Volano, a Massafiscaglia, nel Ferrarese. All’epoca nella vicenda, come riportato ieri dal Carlino, era entrato anche il nome di Villani, che però non fu nemmeno indagato.
Ora però sarà tutto riesaminato alla luce degli ultimi avvenimenti. Anche perché, come ormai noto, Villani un altro omicidio, oltre a quello (presunto) di San Pietro in Casale, l’ha commesso di sicuro. A 17 anni infatti ammazzò con 13 coltellate una cameriera di 28 anni, già sposata e madre di una bimba, solo perché lei l’aveva respinto. Per quei fatti Villani fu prosciolto dal tribunale dei minori perché ritenuto incapace di intendere e volere. In questi quarant’anni ha colpito ancora? A suo carico risultano altre aggressioni a prostitute, prima narcotizzate e poi rapinate. Ma c’è anche qualcosa di più grave? Inutile girarci intorno: Procura e carabinieri indagheranno a 360 gradi per poter dissipare senza alcun dubbio, in questa terribile vicenda, l’ombra del serial killer.
Tornando al delitto di Barbara Fontana, di giorno impiegata part time in uno studio notarile e di notte escort con il nome d’arte Arianna, ai carabinieri che l’hanno bloccato Villani ha confessato tutto, facendo però dichiarazioni non utilizzabili in giudizio: “Sono stato io, ho fatto una str... Non so cosa mi è successo, ho un buco nero – ha detto –. Ricordo che ho fatto entrare quella donna in camera e poi ho un vuoto. Mi sono ‘risvegliato’ ed era morta nel letto. Allora sono fuggito. Ho sempre avuto problemi a rapportarmi con le donne, specialmente dal punto di vista sessuale”.
Nei successivi interrogatori di fronte al pm e al gip, però, Villani ha smesso di parlare e si è avvalso della facoltà di non rispondere, probabilmente su consiglio del suo avvocato. Ormai, comunque, gli inquirenti hanno pochi dubbi sull’identità dell’assassino della donna. Ciò nonostante, stanno facendo le cose per bene: hanno anche sequestrato gli indumenti intimi di Villani per verificare se sopra ci sia il Dna della vittima. Quando l’hanno bloccato, peraltro, il 56enne aveva addosso parecchio contante, prelevato in banca in vista di una fuga che sperava evidentemente più duratura.