Bologna, 21 febbraio 2014 - La rivoluzione dei Bitcoin è arrivata a Bologna. O meglio è stata raccontata a Bologna negli spazi di Working Capital in via Oberdan, dove i ragazzi della piattaforma virtuale Mapendo hanno organizzato un incontro con Gabriele Domenichini per spiegare cos’è e come si usa questa moneta virtuale (guarda le foto). Ex manager della Inver di Casalecchio, Domenichini è il massimo esperto bolognese di bitcoin, da quando nel 2011 ha acquistato i suoi primi crediti, per poi volare a San Francisco al convegno della Bitcoin foundation.

Ad ascoltarlo erano oltre duecento persone, a cui è stato regalato un Bitcoin a testa per entrare nel mondo della moneta 2.0. “Non si tratta di una tecnologia astrusa ma fa entrare tutti in un nuovo mondo fatto di pagamenti semplici senza intermediari”, ha spiegato Domenichini. E in effetti il meccanismo è davvero semplice: un algoritmo corrispondente a un codice Qr rappresenta il proprio “portafoglio” virtuale attraverso il quale si possono ricevere o donare Bitcoin sia nel mondo reale che in rete. Si possono comprare canzoni, fare donazioni in piattaforme di crowdfounding, a realtà culturali o benefiche, ma anche usare la moneta negli esercizi commerciali reali, a patto che espongano il proprio codice su cui effettuare l’acquisto. La valuta è gestita da una community che segue delle regole auto-organizzate. “I siti in cui si può usare il Bitcoin sono tantissimi”, ha spiegato Marco Barulli l’altro invitato dell’incontro, in quanto fondatore di Clipperz, un servizio web per proteggere i dati che vive di donazioni in Bitcoin.

Il sistema è già calato nella realtà bolognese. Domenichini ha infatti aiutato il bar in via del Pratello ‘Vanilla’ a dotarsene per ricevere pagamenti in Bitcoin, diventando il secondo locale in Italia a usare questa forma rivoluzionaria di pagamento. Con i Bitcoin si può anche salvare il portico di San Luca. La piattaforma di crowdfounding realizzata per dare la possibilità ai bolognesi di contribuire al restauro del portico si è infatti dotata di un codice, che si può trovare sul sito www.unpassopersanluca.it. “Usate i Bitcoin per lo scopo per cui sono nati – ha aggiunto Domenichini-, cioè come uno strumento di libertà per il pagamento di piccoli acquisti e di piccole donazioni. Non investite in Bitcoin”.

Maddalena Oculi