Bologna, 4 gennaio 2014 - La Squadra Mobile di Bologna ha chiuso, ieri, un centro massaggi cinese in città (video). Al termine delle indagini coordinate dalla Procura felsinea, due cittadini cinesi, un uomo di 46 anni e una donna di 49, sono stati sottoposti all’obbligo della presentazione quotidiana alla Polizia poiché ritenuti responsabili di favoreggiamento della prostituzione aggravato e ai danni di diverse connazionali.
Uno dei due uomini è considerato responsabile anche di estorsione aggravata nei confronti di un cliente disabile di 36 anni. A lavorare nella struttura erano almeno quattro ragazze, età media sui 35 anni, che sarebbero riuscite a garantire un giro d’affari stimato in circa mille euro al giorno (foto).
Un luogo di prostituzione camuffato da centro benessere. Il locale si trova in via Franco Bolognese, zona Navile, e si chiama 'Tokio'. Le indagini sono partite lo scorso marzo quando un cliente era andato nel centro per un massaggio ‘particolare’, quello che nel tariffario e’ definito ‘romantico’ e costa 50 euro. Dopo la prestazione sessuale, che il cliente effettivamente si aspettava, gli è stato chiesto un pagamento extra di altri 20 euro.
Alle sue proteste e nonostante la sua disabilita’, il 46enne lo avrebbe spintonato e costretto con la forza a dare gli altri soldi. L’uomo si e’ poi rivolto alla polizia, facendo scattare l’indagine.
Nel corso degli accertamenti la Mobile ha sentito diversi altri clienti e utilizzato anche agenti in borghese, che si sono a loro volta finti clienti, arrivando a smascherare l’attivita’ di prostituzione.
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