Bologna, 4 dicembre 2013 - Le porte del bus non si sono aperte subito e così, appena salito, se l’è presa con l’autista: minacce di morte e poi due fendenti con un coltello, uno dei quali gli ha lacerato il giubbotto. E’ successo verso le 23.30 di ieri a bordo del ‘18’ della Tper, fermo in via Zanardi, periferia di Bologna. L’aggressione e’ costata le manette a Sebastiano C., 43enne di Siracusa, gia’ con alle spalle diversi precedenti.
Secondo la ricostruzione della polizia, che lo ha arrestato, l’uomo si sarebbe spazientito perché le porte dell’autobus sul quale doveva salire, alla fermata Pescarola, si erano bloccate. Un’attesa di pochi secondi che e’ bastata a scatenare la sua ira contro il malcapitato conducente. Dopo qualche insulto, ha preso a calci la cabina di guida poi, con un coltello, ha minacciato di ucciderlo, facendo partire due fendenti: uno lo ha mancato, l’altro ha colpito e lacerato il giubbotto.
L’autista, molto spaventato, ha chiuso le porte e avvertito il 113, mentre l’aggressore si e’ tranquillamente seduto sul mezzo. Gli agenti lo hanno trovato ancora li’, e in possesso del coltello del quale ha invano tentato di liberarsi gettandolo a terra.
L’intera scena e’ avvenuta sotto gli occhi di alcuni altri viaggiatori, che hanno confermato le parole del conducente. Il 43enne rispondera’ di tentate lesioni personali, danneggiamento aggravato e porto illegale dell’arma; inoltre e’ stato denunciato per interruzione di pubblico servizio e per non avere rispettato un provvedimento di divieto di ritorno a Bologna, emesso nel marzo 2012.
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