Bologna, 7 ottobre 2012 - I cinesi alla scoperta di Bologna, con tanto di servizio sul canale Cctv. Tu chiamalo, se vuoi, marketing virale. In un attimo i video finiscono sul web e ‘infettano’ la miliardaria rete dei Dragoni, facendo conoscere le Torri alla gente che sta dall’altra parte del mondo.

Non proprio, a dir la verità. Perché il viaggio d’oriente nell’Emilia grassa rivela alcuni risultati sorprendenti e snobba proprio loro, le ‘povere’ Torri.

Radiografia essenziale dei video, potete guardarli sul nostro portale: toh, a Bologna ci sono i portici, intanto. Il sindaco Merola parla proprio di questo e rilancia la candidatura per inserire il patrimonio fra i beni tutelati dall’Unesco. Altre notizie di rilievo: a Bologna è nato il calendario gregoriano grazie a Ugo Boncompagni, Papa Gregorio XIII; esiste un centro storico medievale molto più affascinante di Roma e Milano, mete ormai banali per la crème cinese. E ancora: la protesica — da Budrio al Rizzoli — ha in città la sua capitale e l’Università, la più antica del mondo legata a Dante, Copernico e Galileo, stringe molti legami con le aziende del territorio (guarda il video).

Il brano dell’intervista col rettore Ivano Dionigi scandaglia proprio questo fronte, spiegando come spesso l’Università organizzi corsi di formazione per le imprese o come certi corsi di laurea siano stati creati in base alla necessità delle aziende o del mercato. Dettaglio non da poco, visto che il numero di studenti cinesi a Bologna è sempre in crescita e il Comune, grazie al servizio (e, appunto, a uno straordinario veicolo di marketing), spera di aumentare il giro delle visite in città.


Poi la sorpresa numero uno: qual è il gioiello di Bologna? Le Torri no, si diceva. San Petronio, forse per la gabbia di lavori, passa in secondo piano. E il Gigante pure. I cinesi si soffermano su Villa Hercolani (guarda il video).
 

Ma un tour di Bologna non è tale senza i tortellini e il Quadrilatero e infatti la cronista cinese va alla scoperta delle botteghe storiche e dell’epiteto ‘la grassa’. Grassa come tradizione culinaria, grassa come una tagliatella al ragù o come una raviola. Grassa che fa rima anche con ospitale, dice Alberto Masotti della Perla, mentre chiude il servizio di Cctv. "Siamo ricchi di storia e la qualità della vita è alta", dice. Fortunati, anche, questi bolognesi visti dai cinesi: i giornalisti asiatici non si sono accorti dell’inchiesta sui conti della Regione. O magari va a finire che da loro è anche peggio.
 

Valerio Baroncini