Bologna, 24 settembre 2012 - PAOLO Nanni era il terminale «unico» ed ultimo dei fondi destinati dalla Regione all’Idv, il partito, da Roma, non poteva controllare nulla né sapeva. Silvana Mura, deputata e tesoriera dell’Italia dei Valori, ammette che c’è «imbarazzo» nel movimento di Di Pietro per il coinvolgimento dell’ex consigliere regionale Nanni nell’inchiesta sull’uso di fondi pubblici. Ma respinge ogni accusa.
Onorevole Mura, Nanni è ancora un esponente dell’Idv?
«L’ho sentito l’ultima volta quattro giorni fa e gli ho chiesto per cortesia di passare al gruppo misto. Lui mi ha detto di sì e il giorno dopo è uscito un comunicato dove si firmava come capogruppo provinciale dell’Idv».
E cosa intendete fare?
«Porrò quanto prima il problema all’ufficio di presidenza per difendere il partito da questa onta. E’ vero che Nanni si è autosospeso circa un anno fa e che di fatto non ha mai avuto la tessera dell’Idv ma ora è necessario che passi al gruppo misto per togliere il partito da questo imbarazzo».
Come è possibile che l’Idv non sapesse nulla di come venivano spesi i soldi del partito in Emilia Romagna…
«Nanni essendo l’unico consigliere regionale dell’Idv era anche l’unico titolato a usare i fondi del gruppo e oltre a questo è stato anche coordinatore regionale del partito almeno fino al 2008-2009. Motivo in più per cui si è potuto gestire tutto da solo, i soldi per l’attività istituzionale del gruppo andavano a lui e il partito, da Roma, non aveva alcun strumento per controllare quanto avveniva».
Lei è la tesoriera, certamente le voci sulla gestione ‘sospetta’ per citare Morace dei fondi pubblici del partito le sarà arrivata…
«Chiesi subito a Nanni spiegazioni, lui mi fece vedere un fogliettino che, certo, non provava nulla, però mi disse anche che aveva subito un furto in casa e che le ricevute erano andate perse in quel modo… Mi garantì che i soldi erano stati usati correttamente».
L’avvocato Morace, ex coordinatore cittadino di Bologna, ha presentato l’esposto da cui è partito tutto.
«Ho querelato Morace perché dice il falso. Se Morace sapeva di illeciti come mai non è andato dai magistrati e ha tirato fuori la storia con un’intervista e solo nel 2012? E perché ha continuato a candidarsi con l’Idv? Se io avessi saputo o accertato incongruità sarei andata subito a denunciare».
Lei è davvero convinta che in questa vicenda il partito non abbia alcuna responsabilità?
«La responsabilità è individuale. L’unica responsabilità del partito è di aver candidato Nanni. L’Idv è parte lesa e se gli accertamenti dei magistrati proveranno che le accuse contro Nanni sono fondate siamo pronti a costituirci come parte lesa nel processo».
di Veronica Passeri
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