Bologna, 26 luglio 2012 - Il procuratore capo di Bologna Roberto Alfonso e la pm Antonella Scandellari hanno chiesto il rinvio a giudizio del presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani per la vicenda legata al finanziamento da un milione di euro erogato nel 2006 dall’ente alla cooperativa Terremerse, coop di Bagnacavallo (Ravenna), all’epoca presieduta dal fratello Giovanni, per la costruzione di una cantina vinicola a Imola. Secondo fonti di stampa “la richiesta della Procura, arrivata nei giorni scorsi nel più assoluto riserbo, attende ora il vaglio del giudice per l’udienza preliminare fissata per il 7 novembre. 

Il finanziamento pubblico alla cooperativa Terremerse da parte della Regione, secondo l’accusa è stato ottenuto indebitamente perché al 31 maggio 2006, termine ultimo per completare i lavori e rispettare i paletti previsti per l’erogazione, lo stabilimento non era ancora ultimato nonostante quanto sostenuto dalla cooperativa stessa. Errani, che da alcune settimane ricopre anche l’incarico di commissario straordinario per la ricostruzione dopo il terremoto che ha colpito l’Emilia, risponde di falso ideologico in concorso con i funzionari regionali Filomena Terzini e Valtiero Mazzotti, accusati - come ricorda il quotidiano locale - anche di favoreggiamento per la relazione spedita in Procura nell’ottobre 2009 nella quale si dà atto della correttezza della procedura seguita dai suoi uffici che ha messo in difficoltà il governatore, mai coinvolto nell’inchiesta sul finanziamento stesso. Errani ha scoperto di essere indagato all’indomani della conclusione delle indagini preliminari lo scorso 16 marzo, mentre a metà giugno si è fatto interrogare dai magistrati.

L’avvocato difensore del presidente della Regione, Alessandro Gamberini, parla di una “vicenda sconcertante”.
“A mio avviso la Procura di Bologna ha commesso un grave errore formulando la richiesta di rinvio a giudizio” per il presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani. L’udienza preliminare e’ gia’ fissata al 7 novembre. In quell’occasione, prosegue Gamberini, “sono convinto che, davanti al giudice, si chiarira’ tutto”.
Il legale ricorda inoltre che “appena e’ sorto il sospetto di una presunta irregolarita’ il presidente Errani ha fatto subito un esposto in Procura con allegata la relazione del direttore generale della Regione che agisce in assoluta autonomia e abbiamo precisato che i documenti relativi al progetto edilizio erano nel Comune di Imola”. 
 

E non si fa attendere il commento dello stesso Errani: "Mi presentero’ davanti al giudice con piena fiducia, perche’ cosi’ si chiarira’ che non ho commesso alcun reato. Sono certo di cio’ che ho fatto e faccio da presidente di Regione e non ho mai favorito o sfavorito qualcuno’’.