Bologna, 4 marzo 2012 - Ancora una folla per applaudirlo e per scandire il suo nome, rompendo il silenzio dopo l’ultima benedizione. Lucio Dalla è arrivato alla Certosa di Bologna, atteso da circa 500 persone. Alcuni di loro lo hanno salutato alzando la sciarpa rossoblù del Bologna. Prima di arrivare al cimitero della Certosa, il corteo funebre ha fatto un breve giro sui colli bolognesi, tanto amati dal cantautore.

Il cantautore è stato tumulato in una tomba a muro al piano superiore del campo 71, poco distante dal padre Giuseppe, morto quando lui aveva sette anni, e dalla madre Jole Melotti. Ad accompagnare il feretro fino all’ultimo c’erano Ron, Marco Alemanno, Tobia Righi, Benedetto Zacchiroli e Gaetano Curreri. Sulla bara, un portacenere di vetro tenuto fermo con nastro adesivo e un mozzicone di sigaretta. Quando la bara era passata per l’ultima volta davanti alla gente, qualcuno ha intonato ‘Caro amico ti scrivo’ (guarda le foto).

"Il primo insegnamento che ci ha dato - ha detto padre Mario Micucci, rettore della Certosa, che si è occupato dell’ultima preghiera - è quello della sua grande umanità. La vostra presenza qui, così numerosa, è il segno che Lucio è stato sì un grande artista ma anche un grande uomo, fratello, amico. Come uno di famiglia e noi siamo la sua famiglia".  Questo giorno "che sarebbe stato - ha aggiunto - il suo compleanno, sia il primo della sua vita in cielo, il suo ‘dies natalis’, come lo chiamavano i primi cristiani. Ora e’ la’ che canta con gli angeli". 

 

ORE 16 - Il feretro di Lucio Dalla lascia la Basilica di San Petronio tra gli applausi attorno alle 16 (guarda le foto dei funerali). Piazza Maggiore in lacrime applaude il passaggio del feretro di Lucio Dalla, che esce dalla basilica di San Petronio per il suo ultimo viaggio verso il cimitero della Certosa.

 

ORE 15,50 - Marco Alemanno legge 'Le rondini' al funerale di Lucio Dalla.  "Oggi, insieme a voi, posso dirgli grazie": si è concluso così, tra le lacrime, l’intervento dell’amico più vicino all'artista. Il giovane attore di origine pugliese ha ricordato quando, bambino, ha sentito per la prima volta il brano ‘Le rondini’. "Chi poteva sapere che qualche tempo dopo avrei incontrato quel signore, che avrei potuto lavorarci insieme. Invece è successo e da qualche tempo ho l’onore e il privilegio di crescere al fianco di Lucio. Nonostante tutto il tempo che è passato, ascolto ancora quel brano e ancora mi commuovo. Oggi, insieme a voi, posso dirgli grazie’’.  Alemanno ne ha parlato al termine della messa, davanti alla bara.

 

ORE 14,50 - "Buon compleanno Lucio": sono bastate queste parole, pronunciate all’inizio dell’omelia da padre Bernardo Boschi, per far scattare l’ennesimo applauso della basilica di San Petronio per Lucio Dalla, durante i funerali nella basilica di San Petronio a Bologna. "Tu sarai con la mamma a celebrare il tuo compleanno, noi invece siamo qui rattristati ma tu per primo ci diresti: state sareni. Bologna ha perso un figlio vero". Lucio Dalla "rivestiva di Bologna quella sottile ironia, quella profondità, anche quella specie clownesca propria della sua creatività". E poi: "Lucio Dalla veniva da un colloquio con Dio incredibile, la sua fede passava attraverso l’uomo e rifletteva la sua umanità. Lucio con la parola e con la musica scolpiva nelle nostre anime, attingeva dalla profondità, con la sua sete di Dio e dell’assoluto". "Lucio trasmetteva serenità e gioia, l’eredità che ci lascia è proprio questa, l’insostenibile leggerezza dell’essere. Ti abbraccio, saremo sempre con te perché tu sarai in mezzo a noi".

 

ORE 14,30 - Alle 14,30 iniziano i funerali di Lucio Dalla nella Basilica di San Petronio a Bologna (guarda le foto), nel giorno in cui avrebbe l'artista avrebbe compiuto 69 anni. Gabriele Cavina, provicario della Diocesi di Bologna, ha aperto la celebrazione dicendo: "Oggi, parafrasando una frase dello stesso Lucio Dalla, si apre il secondo tempo della sua vita. Oggi anche la basilica di San Petronio è troppo piccola per lui, domenica scorsa era qui per la messa, oggi siamo qui per lui. Oggi avrebbe compiuto gli anni, la morte è il definitivo compimento dei nostri anni’’.

 

Le letture: il sacrificio di Abramo raccontato in Genesi, una lettura di San Paolo ai Romani e il racconto della trasfigurazione nel Vangelo di Marco. 

 

E’ quasi al completo l’elenco dei musicisti e cantanti italiani che siedono nella basilica. Attorno all’attore Marco Alemanno i collaboratori più stretti di Dalla, ma nelle primissime file ci sono anche Gianni Morandi, Ron, Ligabue, Jovanotti, Renato Zero, Renzo Arbore, Samuele Bersani, Cesare Cremonini, Gigi D’Alessio, Gaetano Curreri, Amedeo Minghi, Mek, Biagio Antonacci, i Pooh e Roberto Vecchioni.
Ci sono anche il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini e il presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo. Nelle panche riservate alle autorità il sindaco Virginio Merola, il presidente della Regione Vasco Errani, il presidente della fondazione Carisbo Fabio Roversi Monaco e tutte le altre massime rappresentanze locali, tra cui anche il prefetto Angelo Tranfaglia e il questore Vincenzo Stingone.

 

La basilica contiene 5.500 persone, di cui 550 seduti. Piazza Maggiore è gremita di persone che seguono la funzione dal maxischermo (guarda il video).
 

ORE 14 - La basilica di San Petronio è piena in attesa dell’inizio del funerale di Lucio Dalla, alle 14,30.  La bara di Lucio ha lasciato la camera ardente per entrare nella basilica di San Petronio alle 14,15 (guarda il video). Le campane dell'Arengo hanno rintoccato a morto. Il Crescentone, la parte centrale rialzata di piazza Maggiore, è piena di persone, così come gli scalini della chiesa.

A mezzogiorno di oggi erano 50mila le persone che hanno reso omaggio alla salma di Lucio Dalla alla camera ardente nel cortile d’onore di Palazzo D’Accursio, a Bologna. Sono 30 mila invece, le firme sui libri d’onore (25 mila ieri, altre 5 mila stamane). Poco prima delle 13 alla camera ardente si è fatto vedere l’amico e cantautore Roberto Vecchioni, mentre stamane e’ passata Paola Turci, l’intera squadra del Novara, che stasera giocherà contro il Bologna e Roberto Baggio. Fuori dalla camera ardente, in via 4 novembre, è parcheggiata una vecchia auto appartenuta al cantautore bolognese, una Fiat 1100 (guarda le foto). Sul vetro c’è un cartello che dice: “porto l’ultimo saluto al mio ex padrone, Lucio Dalla”.