Bologna, 12 novembre 2011 - Hanno 31 taxi attrezzati per caricare disabili, fanno 1.000 corse al mese a Bologna, quindi almeno una al giorno. Pero', si sentono invisibili. Sono i "tassisti senza barriere", associazione nata circa un anno fa, che venerdì pomerigggio e' stata ascoltata in commissione a Palazzo d'Accursio, incassando i complimenti e la promessa di un ordine del giorno bipartisan rispetto ad alcune delle loro esigenze. Perche' oltre alle lodi, visto il servizio che danno a persone con problemi di deambulazione, hanno bisogno di alcune agevolazioni: chiedono, ad esempio, di poter accedere a zone a loro 'proibite' come via dell'Archiginnasio.

Il presidente della commissione Mobilita', Francesco Critelli (Pd), si e' quindi impegnato a redigere un documento bipartisan nel quale si chieda alla Giunta di dare pubblicita' e visibilita' a questo servizio e anche a fare una verifica sulle zone non accessibili ai tassisti di auto attrezzate per il trasporto dei disabili. "Io sono a favore delle politiche di limitazione del traffico della Giunta- ha chiarito il democratico- ma di fronte a questo tipo di richiesta, in coscienza, penso si possa fare un passo indietro" sulle zone off limits.

Un'apertura si e' registrata anche sulla richiesta dei tassisti di creare una convenzione nella quale i taxi attrezzati siano un servizio di supporto, nei casi in cui le piattaforme dei bus Atc per i disabili non funzionino. Sulle altre proposte del presidente dell'associazione Massimo Naldi, pero', aggiunge Critelli poi a margine della commissione che va fatta un'ulteriore verifica.

I "tassisti senza barriere", infatti, nel dirsi favorevoli alla chiusura del traffico in centro storico hanno anche chiesto di istituire forme di taxi collettivi che possano caricare almeno tre persone, con costo fisso a persona, con partenza da piazzole create ad hoc e arrivo in un unico punto dell'area chiusa. Come pure di istituire 'buoni taxi' per gli utenti disabili e over 65 da usare per le visite mediche e ospedaliere, dietro esibizione della richiesta dell'Ausl. I fondi, ha detto Naldi, si potrebbero reperire inizialmente dal 20% dell'incasso del Comune con la concessione delle nuove licenze. Quei soldi, inoltre, potrebbero andare per creare incentivi per i tassisti che vogliono attrezzare le loro auto per gli utenti disabili, in modo da aumentare il servizio. Infine l'associazione ha chiesto si ampliare i parcheggi taxi lungo il perimetro della zona traffico chiuso, con la garanzia che i veicoli che sostano abusivamente vengano subito rimossi.