Bologna, 22 marzo 2011 - Sostituzione di persona e truffa aggravata a danno dei lavoratori. Queste le ipotesi di reato contenute nell’esposto che i legali della Fiom-Cgil di Bologna, Franco Focareta e Davide Tassinari, hanno depositato in Procura sulla vicenda Verlicchi, l’azienda di Zola Predosa ceduta alla Jbf.
Nell’esposto, spiega Bruno Papignani, segretario della Fiom-Cgil di Bologna, vengono ricostruiti tutti i passaggi di questi ultimi due mesi e viene segnalata “una serie di elementi ambigui e contraddittori a carico dei vari interlocutori apparsi sulla scena”. Questo perche’ la Procura verifichi “quali reati ipotizzare e a carico di chi, ritenendo per parte nostra che siano ravvisabili quantomeno i reati di sostituzione di persona e truffa aggravata a danno dei lavoratori”, dichiara Papignani.
Intanto, dall’assemblea permanente dei lavoratori della Verlicchi che presidia lo stabilimento e dalle Rsu arriva un attestato di stima per il sindaco di Zola Stefano Fiorini, ieri nuovamente attaccato da Massimo Bugani (candidato sindaco a Bologna del Movimento 5 stelle) con l’accusa di essersi accorto tardi della crisi dell’azienda. “Fiorini e’ stato veramente sempre piu’ che presente, attivo, collaborativo”, lo difendono i lavoratori della Verlicchi, sottolineando la presenza “costante al presidio come a tutte le iniziative di solidarieta’” del primo cittadino. Molte iniziative di solidarieta’, tra l’altro, evidenziano i dipendenti, sono nate proprio dall’intervento di Fiorini. Per cui, “noi del presidio abbiamo solo parole di ringraziamento, come le abbiamo per la solidarieta’ espressa da Massimo Bugani e Giovanni Favia, che sentiamo veramente vicini perche’ hanno dimostrato piu’ volte con parole e azioni di occuparsi in prima persona dei problemi della gente, ed in particolar modo dei nostri”.
Ieri Bugani ha preso di mira Fiorini anche per un suo tour in azienda con i vecchi proprietari. Ma in quella ‘visita’ non ci fu disattenzione, dicono i dipendenti della Verlicchi: Fiorini intervenne “a seguito di diverse segnalazioni da parte nostra sulla criticita’ della Verlicchi a fronte di un oltremodo entusiastico articolo che descriveva la ditta come in piena ripresa, cercando di sincerarsi sulla realta’ dei fatti”. E Il tavolo di crisi era gia’ attivo. In ogni caso, da parte dei dipendenti, nessun intento polemico verso i ‘grillini’: “Ben venga, da parte nostra, l’aiuto di tutti quelli che possono e vogliono aiutarci”.
Ma l’affondo di Bugani e’ andato di traverso anche al Pd di Zola che in una nota chiede “di non strumentalizzare questa drammatica situazione per fini politici o elettorali” e a tutte le forze politiche di stringersi “attorno a questi lavoratori” per favorire “una soluzione che tuteli i lavoratori e le loro famiglie”. Tutte cose che i ‘grillini’ non stanno facendo. Semmai il M5s brilla per “l’assenza totale di questi mesi sul territorio”, salvo poi arrivare al presidio “per fare campagna elettorale”, ma soprattutto per il “disgusto e lo sconcerto” provocato dal comportamento di Bugani. Il candidato sindaco ‘grillino’, dice il Pd, “si sta specializzando non nel risolvere i problemi dei cittadini, ma nel fare a gara a essere inquadrati il piu’ possibile dalle telecamere, mentre gli attori della politica locale stanno alacremente lavorando da mesi”. Il Pd di Zola sul punto e’ fermo: “Le Istituzioni e la politica locale ci sono e ci sono sempre state, anche quando la crisi di alcune aziende locali non finiva sui giornali” e il Pd preferisce rispondere “con i fatti e con il sostegno concreto che tutti i giorni porta ai lavoratori”.
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