Bologna, 3 gennaio 2011- Anche a Bologna si assisterà domani al sit-in dei socialisti che si mobiliteranno per protestare contro la decisione dell’ex presidente brasiliano Lula di negare l’estradizione in Italia per Cesare Battisti. Una protesta non solo di Bologna ma anche davanti ai consolati brasiliani di  Bari, Bologna, Milano, Napoli e Firenze. 

Sul caso Battisti e le tensioni tra Italia e Brasile sono intervenuti anche i consiglieri regionali Pdl Galeazzo Bignami, Andrea Leoni, Mauro Malaguti, Luigi Giuseppe Villani e Luca Bartolini che hanno presentato una risoluzione con cui chiedono di discutere urgentemente in Consiglio Regionale la sospensione dei finanziamenti che la Regione Emilia Romagna da tempo elargisce nei confronti del Brasile, in attuazione di una serie di programmi di intervento e di sostegno nello sviluppo economico e sociale dello Stato sud americano.


"Il Governo brasiliano - si legge in una nota - non può pensare con una mano di prendere e con l’altra pure. La richiesta del Governo italiano di procedere alla estradizione di Battisti si inserisce in un normale quadro di rapporti istituzionali che la scelta del Governo di Brasilia ha insensatamente complicato e di cui oggi deve quindi assumersi le responsabilità. Battisti è un criminale condannato in tutti i gradi di giudizio per omicidi, rapine, sequestri e altri fatti di sangue legati al terrorismo politico.

Non può essere considerato un rifugiato politico. Non ha condanne per reati di opinione, ma per reati di sangue. Le Istituzioni devono ribellarsi anche con i fatti, non solo con le parole. Per questo riteniamo imprescindibile che, la Regione Emilia Romagna, come il Governo Nazionale sta già facendo, valuti ogni iniziativa tesa a dimostrare come la decisione dell’ex Presidente Lula si dimostrerà foriera di conseguenze rilevanti nei rapporti tra i due Stati.

In modo particolare negli ultimi anni, la Regione Emilia Romagna ha dimostrato un crescente impegno al fine di favorire progetti per lo sviluppo locale sostenibile in Brasile- continua la nota-. Tra le molte inziative c’è anche il programma Brasil Proximo che costa 6 milioni e 170.000 euro di soldi pubblici e a cui partecipa la Regione Emilia Romagna insieme alla Farnesina e ad altre quattro Regioni: Umbria, Toscana, Marche e Liguria. Nella nostra risoluzione citiamo le parole del Presidente della Repubblica, di esponenti di Governo e dell’opposizione. Ma soprattutto le vittime del terrorismo e dei funzionari di polizia dell’ANFP che hanno chiesto alle Istituzioni di sospendere i finanziamenti pubblici per progetti di cooperazione con il Brasile. Noi chiediamo anche che i fondi stanziati e non ancora utilizzati siano impegnati per iniziative contro il terrorismo e per sostenere le vittime della violenza politica".