Ancona, 28 settembre 2011 - "Ha costruito una ragnatela cosi' enorme che non si puo' smontare rapidamente. Sai, Berlusconi ha fatto con l'Italia quello che Ligabue ha fatto coi singoli: sempre la solita roba, e all'italiano va bene, e' inerte. Su un giornale c'era la lettera di un insegnante cui un bambino ha chiesto 'Cosa fa la Minetti, perche' se ne parla tanto? In famiglia non me lo spiegano'. Ecco, si stanno creando delle cose per cui non ci sono anticorpi".
Lo afferma Fabri Fibra, in un'intervista a 'Rolling Stone' che gli dedica la copertina del numero in edicola da domani. A fine ottobre Fabri Fibra uscira' con un libro, ''Dietrologia. C'e' chi vuole uscire da questo mondo di plastica'' (edito da Rizzoli).
"Io sono abbastanza rassegnato. Ancora aspettiamo la persona da votare, il portatore del messaggio, il leader -prosegue Fabri Fibra - Il cambiamento e' finto, puo' arrivare un sindaco che leva l'immondizia a Napoli ma il problema e' che le vecchie e nuove generazioni stanno troppo in contatto. I ragazzi ascoltano troppo gli adulti, cioe' quelli che gli hanno creato problemi. Ai miei concerti vedo meta' dei ragazzi fermi, come davanti al computer. Finche' alzano il cellulare per riprendere. La tecnologia li aiuta a mascherarsi e a non vivere.
Dalla politica alle donne, per Fabri Fibra "le italiane sono mammone. Sono vittime della grande bugia italiana: l'amore. Una massa di film e canzoni ha consolidato questa zavorra per cui l'amore dev'essere la cosa piu' importante della vita. Psicologicamente e' devastante". Quanto ai colleghi: Vasco "ora sta tentando di capire il web, vedremo se gli riuscira' di uscire dalla routine, e se i fan glielo permetteranno. Un po' li invidio - prosegue Fabri Fibra - quelli della vecchia guardia. Perche' all'epoca se facevi centro, eri accolto nell'Olimpo e dovevi solo amministrarti, guarda quanti sono tuttora in giro per aver cantato una sola canzone".
"Oggi c'e' una competizione feroce, milioni di persone fanno musica, generi, sottogeneri, e' un'orgia, come fai a dare valori aggiunti al fan? La vera star e' il fan, perche' puo' mandarti affanculo in un attimo se scivoli. Io non posso fare un freestyle uguale a un altro, un intervento uguale un altro. Le vecchie star - sostiene Fabri Fibra - si sono godute questo privilegio".
"Non conosco nessuno tra quelli che ascoltano Ligabue che capisca di musica. E non e' per buttarla addosso a Ligabue, che e' uno che lavora duro: il problema e' come la gente lo vive: per i fan e' il Bruce italiano, e allora poveretto anche lui e' chiuso in una gabbia, che si chiede come uscirne. Lui non e' seguito perche' e' figo. E' seguito perche' e' capito, a differenza di Battiato".
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