Fabriano (Ancona), 3 gennario 2014 - Accolto dal tribunale di Ancona il ricorso della famiglia di Vittorio Merloni, il cui tutore diventa Aristide – uno dei quattro figli – in luogo del docente universitario di Bologna Angelo Paletta. Una figura interna, dunque, per fare da tutore legale all'imprenditore da tempo gravemente malato dopo aver portato l'Indesit a diventare uno dei massimi player mondiali.
Un passaggio importante, voluto da tutta la famiglia, in quanto i quattro figli di Vittorio e la moglie Franca Carloni avevano firmato in modo congiunto il ricorso portato avanti dall'avvocato Giampiero Paoli e accolto dal tribunale. La famiglia aveva chiesto che fosse proprio la moglie di Vittorio la tutor e in subordine Aristide.
In questo modo Aristide diventa determinante in quanto il padre Vittorio detiene ancora il controllo del pacchetto di maggioranza di Indesit attraverso Fineldo, ovvero la cassaforte di famiglia che ha in mano il 45% delle azioni dell'azienda. Dunque, si apre una nuova fase in seno all'impresa in cui entra in gioco una figura fin qui piuttosto marginale, nonostante portasse il nome del nonno, storico capostipite del distretto industriale fabrianese. Al contrario del gemello Andrea (che fino allo scorso maggio è stato presidente di Indesit), Aristide, che ormai da anni risiede a Milano, ha sempre vissuto in maniera più defilata il suo rapporto con la holding di famiglia, ma di fatto ora si propone come principale azionista attraverso l'onere di gestire le proprietà paterne.
Alessandro Di Marco
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