Genga (Ancona), 10 agosto 2011 - CAMBIA la sede, ma l’opera contestata viene comunque esposta per quella che il curatore della mostra contemporanea 'Ombre di luce' Domenico Gioia definisce "una censura a metà". Decisamente convulsa e frenetica la giornata di ieri, in quanto solo a tarda sera si è avuta la certezza che il dipinto intitolato 'Puta, santa y bruja' (dallo spagnolo 'Prostituta, santa e strega') dell’affermata pittrice jesina Simona Bramati farà parte della rassegna organizzata dal Consorzio Frasassi e patrocinata dalla Regione per i 40 anni della scoperta delle Grotte. Ma solo a metà. Stasera alle 19 verrà regolarmente inaugurato il vernissage con le opere di diversi artisti, tra cui il dipinto della discordia per il quale all’ultimora si è optato per uno spostamento di sede. L’opera, infatti, avrebbe dovuto essere posizionata nella chiesa sconsacrata di San Clemente di Genga, insieme con le altre, ma dopo un confronto tra gli organizzatori e il parroco don Claudio Capoccia si è optato per spostarla in un locale attiguo.
"Quella piccola struttura — fa sapere il coordinatore dell’esposizione Domenico Gioia — ci è stata trovata proprio dal sacerdote con cui ho avuto un dialogo molto corretto e civile. Ciò non toglie però che si tratta pur sempre di una mezza censura e quel piccolissimo spazio non è certo l’ideale per esibire un dipinto che invece avrebbe avuto come sede naturale quella di una chiesa. Non a caso nell’opera sono raffigurati anche alcuni pellicani, ovvero quegli animali simboli di Cristo proprio perché si lasciano mangiare dai propri figli purché si sfamino". Il nudo di donna raffigurato nell’opera? "Francamente non ci vedo niente di così scandaloso — continua —. In diverse chiese sono presenti affreschi e dipinti con uomini e donne nude e non credo che in questo caso ci sia alcunché di volgare o blasfemo".
UNA VIA della mediazione a cui si è arrivati anche attraverso l’impegno del sindaco Giuseppe Medardoni che ha sùbito messo in contatto gli organizzatori con il sacerdote e gli esponenti del Consorzio Frasassi ugualmente impegnati a trovare una soluzione per assecondare le diverse esigenze. Il dipinto in questione, come l’intera mostra, sarà in esposizione fino al 10 settembre. All’evento, oltre a Simona Bramati, presente anche alla Biennale di Venezia, partecipano gli artisti Carlo Cecchi, Giuseppe Chiucchiù e Laurina Paperina.
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