Senigallia (Ancona), 17 gennaio 2016 - «Non possiamo naturalmente fornire una data certa, ma di sicuro possiamo garantire il nostro impegno affinché la proposta di legge sul testamento biologico (preferisco chiamarlo così piuttosto che eutanasia) possa approdare quanto prima in Parlamento». Un impegno quello che il capogruppo Pd alla Camera, Ettore Rosato ha rinnovato ieri pomeriggio a Max Fanelli - affetto da una grave forma di Sla - durante la visita assieme alla senatrice Silvana Amati, all’onorevole Emanuele Lodolini ed al sindaco Maurizio Mangialardi; presente anche Massimiliano Giacchella del movimento #iostoconmax. Una visita nel corso della quale il capogruppo Rosato ha avuto modo di verificare personalmente le condizioni in cui si trova il 55enne consulente senigalliese.
«Max Fanelli – osserva Rosato – ha dimostrato molta attenzione e determinazione nel portare avanti la sua battaglia, ma ci ha anche dimostrato il suo grande amore e rispetto per la vita. Una lezione che non può non lasciare insensibili. Il Pd ha contribuito a calendarizzare la discussione della proposta in Commissione e porterà avanti l’impegno assunto».
Al di là dei tempi, la proposta sarà portata in aula per il voto o ci saranno resistenze considerate le divergenze anche su altri temi etici? «Non c’è una proposta di legge che non trovi resistenza, questo è chiaro. Sappiamo che si tratta di un tema delicato, ma possiamo dire di aver fatto un passo significativo in avanti. Ma sicuramente arriveremo ad un testo che sarà presentato al Parlamento; la legge sul testamento biologico si farà».
Dal canto suo, Max Fanelli ha già espresso nei giorni scorsi la sua soddisfazione per la discussione della proposta di una legge sul fine vita. Ma la sua protesta per il momento va avanti. «Riguardo alla ripresa delle cure, Max non si è ancora espresso», chiarisce la moglie, Monica Olioso. In pratica sta ancora rifiutando di sottoporsi alle terapie dopo la decisione di interrompere le cure lo scorso ottobre, proprio in polemica con il Parlamento che non aveva messo in cantiere la legge sulla eutanasia. E prima dei saluti, Max Fanelli tramite lo speciale lettore capace di tradurre in frasi i segnali del suo occhio destro, lancia un nuovo invito istituzionale.
«Invito il ministro Maria Elena Boschi a venirmi a trovare», riferisce la voce metallica del computer riportando il pensiero di Max. Ora inizia un’altra battaglia per Max, dopo le accuse che aveva lanciato, rivolgendosi anche al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Papa Bergoglio ed al Presidente del consiglio, Matteo Renzi. «Comportarsi con indifferenza di fronte al dolore di malati terminali, alle loro famiglie ed alle decine di migliaia di persone civili, é assai più che riprovevole», aveva criticato Fanelli.