Senigallia (Ancona), 14 ottobre 2015 - «Riprendi le cure»». E’ questo l’appello accorato della presidente della Camera Laura Boldrini a Max Fanelli, malato di Sla che ha interrotto le cure in segno di prtesta verso il Parlamento che non ha ancora calendarizzato la discussione per la proposta di legge. E la Boldrini ha scritto una lettera a Max: «Grazie per la determinazione con la quale continui a rivolgerti alle istituzioni, esigendo che non lascino soli cittadini in grave difficoltà che chiedono di poter decidere della propria vita. Non deve esserci bisogno che tu metta ulteriormente a rischio la salute per ottenere l’attenzione dovuta a te e ai tanti come te. Per avere un Paese più giusto, in cui sia meno marcato il ritardo delle politica e delle istituzioni rispetto al sentire diffuso della società, è necessario ancora a lungo il tuo impegno».
Non solo: «Sai anche, Max, – prosegue Boldrini rivolta al malato – che non è nelle prerogative della Presidente della Camera imporre un tema alla discussione delle Commissioni o dell’Aula. Io posso sollecitare i gruppo a considerare con maggiore attenzione le proposte di iniziativa popolare, come ho fatto ripetutamente dall’inizio della legislatura e come faccio ancora una volta adesso, anche sulla base del tuo drammatico richiamo».
Non è l'unica, Laura Boldrini, ad aver preso a cuore la storia di Max. Anche la moglie di Welby, anche lui malato di Sla che aveva chiesto di poter interrompere la vita con l’eutanasia, ha spossato la battaglia del senigalliese. E proprio l’altro giorno, dopo aver scritto su Facebook che stava con lui, ha scritto un altro post: «Max, abbiamo bisogno di te. Se ce la fai, ti chiedo resisti. Assumi almeno lo stretto necessario. Ti sostituisco e al posto tuo non assumo gli antidolorifici e assumo solo acqua, latte o succo di frutta. Lo farò fino a quando non vedo un serio procedimento in Camera dei Deputati».
Ma la risposta di Max arriva puntuale: «Mina, io per ora ho rinunciato a tutti i medicinali tranne gli antidolorifici . Riluzolo non lo prenderò più. Ma ti chiedo ufficialmente di non fare nulla per me. Se vuoi unirti al mio appello per smuovere i 10 presidenti dei gruppi parlamentari è tua scelta ma non farmi venire i sensi di colpa. Sarei già pieno in quel senso! Ed io non torno indietro. É una battaglia per la Libertà e la Dignità». Al coro si aggiunge anche il sottosegretario al Ministero dei Beni culturali e promotrice dell’intergruppo per la legalizzazione dell’eutanasia, Ilaria Borletti Buitoni (PD) interviene sulla vicenda di Max: «Improrogabile la calenderizzazione della discussione in Parlamento sul testamento di fine vita. Max Fanelli, malato di Sla in stadio avanzato, si è autosospeso le cure rinunciando volontariamente ad ogni terapia - commenta il sottosegretario Buitoni –. Non possiamo non cogliere questo disperato segno di protesta come un appello».