Ancona, 15 giugno 2011 - È arrivata l'estate e, assieme alle creme solari, è assolutamente necessario procurarsi bei libri da leggere sotto l'ombrellone o sulla terrazza di una baita in montagna. Bando dunque ai best seller globali (quelli vanno bene, al massimo, per il depressivo inverno) e largo a libri d'autore, o meglio a libri di giovani autori marchigiani.
Nella sesta tappa di questo nostro fantastico viaggio a bordo dell'Arcatana, abbiamo segnalato alcuni talentuosi narratori locali, lasciandone volutamente fuori uno, che meritava una puntata a parte. Stiamo parlando di Alcide Pierantozzi, ventiseienne di origine sambenedettese, che vive tra Milano e un paesino dell'Abruzzo, Colonnella (TE). Ne parliamo oggi perché il caso vuole che sia da poco uscito per la rivista Watt (Oblique Studio/Ifix) un suo racconto dedicato a Chernobyl e intitolato 'Gli spirit del Vij', molto ben augurante visto il freschissimo trionfo dei No al referendum sul Nucleare. Il racconto pare interessi Gallimard per cui potrebbe essere ripreso dall'autore e ampliato in vista di una pubblicazione francese.
Pierantozzi è stato scoperto da una delle più attente case editrici marchigiane, Hacca di Matelica, che nel 2006 ha pubblicato il suo romanzo d'esordio, 'Uno in diviso', accolto con entusiasmo da riviste cult come Vogue, Rolling Stone e Pulp. E proprio il pulp, ovvero quel genere che a metà degli anni Novanta ha dominato la narrativa italiana grazie al successo del film 'Pulp fiction' e continua a dominare la fantasia di molti giovani e meno giovani autori, proprio il pulp pare aver ispirato Pierantozzi per quella vena sanguinolenta che attraversa il romanzo, senza soffocarlo, però, ma lasciandogli la possibilità di aprirsi a orizzonti più vasti, filosofici.
Nulla di strano visto che l'autore, dopo la maturità classica, ha deciso di studiare Filosofia teoretica all'Università di Milano. Dopo il successo del primo, il secondo romanzo, 'L'uomo e il suo amore', è uscito nel 2008 per Rizzoli, raccogliendo consensi tra personalità del mondo filosofico italiano, come Emanuele Severino, e sempre per Rizzoli nel 2012 uscirà il terzo, 'Ivan il Terribile', la storia di un ragazzino che esce dal carcere minorile di Casal del Marmo (Roma) e, tornato al suo paese di origine, Roccafluvione, nelle Marche (dove suo padre gestisce un piccolo maneggio), sconvolgerà le vite di due suoi coetanei, Federico e Sara, facendoli innamorare, usandoli, e tradendoli.
Pierantozzi sta lavorando anche ad altri libri, a cominciare da una biografia contraffatta dell'artista Gino De Dominicis per arrivare a una raccolta di racconti di ambientazione (e dialetto) abruzzese, dal titolo 'E vola, vola, vola'. Un autore prolifico, dunque, che, oltre ad aver pubblicato articoli per Il Messaggero, il Resto del Carlino, Il Riformista, Inchiostro, Nuovi Argomenti e Il Foglio, collabora anche con le riviste Rolling Stone e Max.
Chiudiamo questa puntata con un doveroso invito a scoprire o riscoprire, a proposito di consigli di lettura, l'intera opera del nume tutelare dell'Arcatana, Paolo Volponi, a partire dal romanzo 'Le mosche del capitale', recentemente ristampato da Einaudi con prefazione di Massimo Raffaeli: un libro necessario per chi volesse capire quando è iniziato il declino del capitalismo italiano e il dominio incontrastato della finanza.
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