Ancona, 10 maggio 2014 - Elena Orciani, innanzitutto, come sta lei e come sta il bambino? "Io sto bene, mi vede, potrei anche tornare a casa subito. Il problema è il bambino che ha contratto una lieve infezione ed essendo nato prematuro ha bisogno di essere seguito con attenzione. Io, invece, non riesco ad avere latte, credo che dietro ci sia stato lo choc dell’altra mattina".

Cosa è successo appunto mercoledì mattina?
"Purtroppo i rilievi dicevano che il parto non era imminente, invece alle 6 il feto è iniziato a uscire".

Lei è rimasta sola, con sua madre, in attesa di assistenza per quanto tempo?
"Tra i 10 e 15 minuti, nonostante le urla e le richieste di soccorso. Purtroppo l’urgenza è scattata al cambio del turno. Una delle ostetriche era in sala operatoria, ma non c’era nessuno in giro, neppure un’infermiera".

Quali sono state le sensazioni in quel momento?
"Paura. Perché il parto naturale poteva trovare delle complicanze. Per fortuna è uscito bene di spalla, il cordone non si è attorcigliato, ma poteva succedere il contrario, e senza un’assistenza ostetrica sarebbe stato drammatico. Mio figlio pesa meno di 2 chili e mezzo, ma mettiamo che si trattava di un parto al nono mese, con un feto di oltre 4 chili: si sarebbero verificate lacerazioni e probabili emorragie interne, mettendo a rischio la vita del bambino e della mamma".

Secondo lei c’è stata negligenza nel soccorso?
"Beh, io registro il fatto che nel momento del bisogno qui non c’era nessuno. Ma non credo che si sia trattata di una volontà del personale".

Si spieghi meglio.
"Vedo come lavora il personale qui, ci sono carenze, turni massacranti, piante organiche sotto dimensionate. I tagli alla sanità si vedono da queste cose e non va bene. Chi di dovere faccia qualcosa e spero che il mio esempio possa servire in questo senso".

E’ delusa di aver scelto il Salesi per il parto?
"Difficile dirlo. Io ho scelto di venire al Salesi, ad Ancona, per partorire mio figlio e avevo fatto la stessa cosa per il primogenito. Entrambi sono nati all’ottavo mese. Ma mentre allora alla fine tutto è andato bene, stavolta c’è stato questo rischio enorme".

Presto la dimetteranno?
"Forse già domani, anche se mio figlio resterà in neonatologia almeno fino a domenica. Se non c’è bisogno del posto letto chiederò di restare anche io fino a quella data". 

Pierfrancesco Curzi