Jesi (Ancona), 9 agosto 2013 - Banca Marche verso la cessione di asset e le esternalizzazioni, il taglio del personale potrebbe aumentare a 700- 800 posti lavoro. Il piano industriale 2013-2016, aggiornato il 1 agosto dal cda e contestato dai sindacati parla di un ''potenziale surplus'' di circa 500 lavoratori a tempo pieno. Sarebbero 500 potenziali fuoriuscite (su 3.300 dipendenti totali del gruppo), di cui 280 coperte dal Fondo esuberi che Banca Marche vorrebbe attivare fin dal 2013.
Fonti sindacali precisano che l'ipotesi sarebbe stata formulata considerando la banca ''a perimetro invariato'', e che il taglio di posti di lavoro potrebbe dunque aumentare a 700-800 con la vendita di Cariloreto, di 48 filiali in Emilia Romagna e Lazio, e con l'eventuale esternalizzazione del Ced di Piediripa.
Tra le azioni definite dal piano, elaborato con la consulenza di Bain & Co., si prevede infatti ''l'ottimizzazione della struttura attraverso la cessione di asset non strategici'', una ''nuova struttura di Information Tecnology anche valutando ipotesi di ricorso all'outsourcing'', e la ''revisione del dimensionamento delle strutture organizzative''.
Per tre sigle su cinque sarà sciopero il 30 agosto quando oramai dovrebbe essere in gran parte definito il difficile aumento di capitale da 300 milioni di euro da incassare entro fine anno.
Sara Ferreri
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