Ancona, 4 maggio 2013 - Le istituzioni anconetane e regionali, oltre a numerosi cittadini, si sono dati appuntamento questa mattina, alle 10.30, al Duomo per la Santa Messa officiata dal cardinale Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i Laici.
Al termine della celebrazione monsignor Edoardo Menichelli, arcivescovo di Ancona, ha ricordato come Papa Francesco, nell’incontro di ieri, gli abbia affidato un augurio ed una benedizione particolare per la città in questa occasione.
Successivamente il vescovo ha benedetto la bandiera cittadina che è stata trasferita in corteo con la partecipazione di tutte le massime autorità civili, religiose e militari fino a piazza Stracca, davanti al Palazzo degli Anziani (guarda le foto).
Qui il Commissario straordinario del Comune, Antonio Corona, prendendo la parola e dando il benvenuto a tutti i presenti, ha lanciato un appello all’unità oltre le appartenenze “perché i cittadini – ha affermato Corona – hanno ora più che mai bisogno di risposte. Occorre lavorare - ha proseguito – affinché Ancona sia alfiere di tutto il territorio. Alle istanze provenienti dallo stesso Ancona si apra nel nome di una proficua collaborazione”.
Ad Ancona, le cui manifestazioni per i 2400 anni si svolgono sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica, sono giunti anche messaggi augurali dalle massime autorità dello Stato.
“Questo importante anniversario – ha sottolineato poi il prefetto di Ancona, Alfonso Pironti - non deve essere soltanto un motivo di festa e festeggiamenti, quanto piuttosto un’occasione unica per rafforzare il senso di appartenenza alla comunità sul quale far leva per costruire insieme un virtuoso percorso di crescita sociale ed economica. Siamo infatti chiamati a tramandare l’eredità della nostra storia ai giovani perché comprendano quanto è stato impegnativo il cammino che ci ha portati fino a qui”.
Nel suo intervento il commissario straordinario della Provincia, Patrizia Casagrande, ha sottolineato come l’evoluzione economica e politica della città si rispecchi in quella storica e monumentale con quel “fil rouge” di operosità e di apertura, oltre che di libertà “che hanno contribuito a renderla famosa anche per gesta storiche di rilievo internazionale. Ma se le radici sono profonde e robuste – ha proseguito Casagrande -, i confini del presente si fanno ogni giorno più incerti a causa di una crisi economica che non accenna ad allentare il morso e che colpisce diversi settori” dai cantieri del porto fino agli artigiani e commercianti.
Il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, concludendo gli interventi ha sottolineato “come solo recuperando le nostre radici possiamo sperare di affrontare questo difficile periodo. L’Adriatico, a cui Ancona con la sua storia è legata da sempre, sia ancora come lo è stato in passato per questa città, un mare di pace, di dialogo e di collaborazione per un futuro di sviluppo e crescita”. Agli auguri di buon compleanno alla città delle autorità ha fatto poi seguito la cerimonia dell'alzabandiera.
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