Ancona, 16 settembre 2012 - Arrestata per spaccio, ha patteggiato una pena ad un anno di reclusione (sospesa perché incensurata) C. B., studentessa di medicina di 24 anni, figlia di una nota farmacista anconetana.
La ragazza, residente a Falconara, era stata sorpresa dagli agenti della Squadra Mobile di Ancona venerdì pomeriggio, dalle parti della stazione ferroviaria falconarese, durante un servizio di monitoraggio del territorio finalizzato al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti.
 

A DESTARE l’attenzione degli uomini diretti dal dottor Giorgio Di Munno sono state le frequentazioni della giovane, che aveva contatti con soggetti conosciuti come consumatori di droga. La 24enne è stata quindi fermata e perquisita: addosso gli sono stati trovati 0,5 grammi di hashish.
 

UNA QUANTITÀ sufficiente a spingere gli agenti della Questura dorica a proseguire la perquisizione nella casa dove la giovane vive con i genitori, in centro a Falconara.
Nella camera da letto di C.B., nascosti in un cassetto dell’armadio, c’erano 26 grammi di marijuana, un bilancino di precisione ed alcuni foglietti scritti a mano: in una colonna erano indicati alcuni nominativi, nell’altra altrettanti numeri. La quantità di droga rinvenuta nella stanza della studentessa era già sufficiente a far ipotizzare un’attività di spaccio, rafforzata dal rinvenimento dei ‘pizzini’, che secondo gli inquirenti possono far supporre ad una sorta di contabilità delle vendite, con i nomi degli acquirenti e le quantità vendute o il prezzo riscosso.
 

LA 24ENNE è stata quindi arrestata ed è rimasta agli arresti domiciliari fino a ieri mattina, quando nel Tribunale di Ancona è stato celebrato il processo per direttissima.
La ragazza, assistita dall’avvocato di fiducia, ha deciso di patteggiare la pena con l’accusa, sostenuta in aula dal pm onorario Giovanni Centini.
 

DURANTE il processo davanti al giudice Paolo Giombetti l’imputata ha negato che quei foglietti fossero legati ad un’attività di spaccio, ma non ha saputo spiegare a cosa si riferissero quegli elenchi di nomi e di numeri.
 

IL GIUDICE Giombetti ha stabilito una pena ad un anno di reclusione (contro gli otto mesi richiesti per il patteggiamento) e la giovane è tornata in libertà.
 

Alessandra Pascucci