Ancona, 22 ottobre 2010 - Aveva minacciato due vigili che la stavano multando, dicendo che gliel'avrebbe fatta "pagare cara" anche "a costo di pagare l'avvocato Taromina". E. S., anconetana di 59 anni è stata ora condannata per minacce. L'appello presentato dalla donna per la multa di mille euro inflitta dal giudice di pace è stato respinto dal tribunale di Macerata. 

La vicenda è accaduta il 7 novembre del 2007, quando la donna ebbe un diverbio con i vigili urbani vicino alla stazione di Civitanova, dove era stata ad accompagnare una persona, parcheggiando in divieto di sosta. Motivo per cui è stata multata. "Ignoranti", "rubate i soldi ai cittadini" e "forza, mettetemi un’altra multa e vedete cosa vi succede", sarebbero le frasi di minaccia pronunciate dalla donna. Dopo la seconda multa: "Non sapete fare il vostro mestiere, non siete degni di indossare la divisa della Polizia municipale e, anche a costo di pagare l’avvocato Taormina, ve la farò pagare cara", le altre ingiurie.

Il giudice ha ritenuto ingiuriose le parole della donna, e l’intimazione di rivolgersi all’avvocato Carlo Taormina, secondo il tribunale, ha costituito una minaccia nei confronti dei vigili. Le frasi, secondo il magistrato, avevano "efficacia intimidatoria" e in particolare il riferimento a Taormina sarebbe stato ‘"suggestivo di un contesto penale e di un’ipotesi di denuncia".

L’imputata è stata condannata al pagamento delle spese processuali, anche quelle dei vigili, costituiti parti civili, a cui il giudice di pace aveva già liquidato un risarcimento. L'avvocato difensore difesa aveva sostenuto l’insussistenza del reato di minacce, perché la donna avrebbe solo detto di volersi tutelare rivolgendosi, ad un avvocato conosciuto. Secondo la difesa, che ricorrerà in Cassazione, le ingiurie sarebbero state proferite nella convinzione di essere stata vittima di un atto ingiusto.